tag:blogger.com,1999:blog-22212894501152371282024-03-05T05:02:40.027+01:00P'acá y p'alláPacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.comBlogger220125tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-13417732387756704672018-06-22T21:11:00.002+02:002018-06-22T21:11:58.951+02:00Dei porti, dei pensieri sparsi e delle genti diverse.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNY7Y6S8C3NbtHRVrt7MymZx7ZRMmNQBd83565K5nO8Qz1Foq7_lkBiFBUcp1I6tUs6cGljRWmgP2b2G25giq_kEBEDlgXhU_-Sx4hdGDoZJrpV6lmI8vj4wOfRWYtnGPnWtVYcOw1BCYg/s1600/Creta_Chania_DSCN0498.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1039" data-original-width="1600" height="414" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNY7Y6S8C3NbtHRVrt7MymZx7ZRMmNQBd83565K5nO8Qz1Foq7_lkBiFBUcp1I6tUs6cGljRWmgP2b2G25giq_kEBEDlgXhU_-Sx4hdGDoZJrpV6lmI8vj4wOfRWYtnGPnWtVYcOw1BCYg/s640/Creta_Chania_DSCN0498.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Spiros, faccia pulita, gentilezza un po’ rude ma vera che
viene dall’anima e da una educazione valoriale più che dalla vocazione
turistica del suo mestiere di addetto agli ormeggi di Chania.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Spiros che, anche lui come tanti greci, si fa brillare gli
occhi al sentire che siamo di Roma, città della sua luna di miele<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e non ho cuore di dirgli che non è più la
stessa, la città che sarà sempre eterna ma che anche lei, come gli dei, un po’ di
pene<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si vede che le deve soffrire.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><span style="color: #444444;">“Sono incredibili i romani” </span></i>mi dice Spiros che si è sposato
pochi anni fa, non nel 1950, <i><span style="color: #444444;">“chiedi l’indicazione di una strada e smettono di
fare quello che stanno facendo per accompagnarti là dove devi andare”</span></i>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Buffo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">È una delle esemplificazioni che uso più spesso per
descrivere i greci.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Eppure, mai l’userei
per descrivere i romani o comunque gli italiani. Forse i napoletani, sicuramente
i calabresi, ma tutti gli altri certamente no.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Si vedono cose diverse con gli occhi forestieri e quasi
sempre si vedono cose migliori. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">D’altro canto, quando io dico questa cosa ai greci, vedo sui
loro volti lo stesso mezzo sorriso perplesso che dedico a Spiros. <i><span style="color: #666666;">“Ma chi?
Noi?<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Gentili? Ma quando mai…”</span></i><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e, esattamente come faccio io con Spiros, loro
non smentiscono se non con quel mezzo sorriso. <br />
Piccoli, inspiegabili barlumi residui di orgoglio patriottico.<br />
Ma un fatto è certo: gli stranieri possono restituirci un'immagine più bella
di noi stessi. Ovunque, in ogni luogo, nel sud e nel nord di tutto il mondo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">È un patrimonio unico e imperdibile, lo straniero.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">L’amaro, dietro a questi pensieri confortanti, viene dalla
cronaca politica. Vista da qui, dal mio paradiso di armonia ellenica, la situazione italiana mi sembra una Babele
disgustosa. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Slogan banali e insopportabili si inseguono sulla rete, si
ripetono ben oltre la noia ma, quel che è peggio, accompagnano<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e sottolineano provvedimenti di una gravità
inaudita. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Quei signori del nuovo governo, sorretti da braccia festanti a mimare<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un ripetitivo “lasciamoli lavorare!”,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>elargiscono pillole di veleno capaci di dare
soddisfazione a un odio a cui non possiamo e non dobbiamo abituarci.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><br />
Sono in uno dei porti più belli del Mediterraneo, quando leggo che il neo
Ministro degli interni chiude i porti italiani alle Ong e nello specifico alla nave
Aquarius che trasporta 629 migranti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Non una dichiarazione di intenti ma un provvedimento. Non una
“questione migranti“ da trattare a un tavolo dei potenti ma dei migranti veri
in carne e ossa, costretti a restare in un mare ostile molti giorni di più del dovuto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Lo stesso giorno, in tema assai più leggero, parlo con
Spiros del porto di Chania. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><span style="color: #444444;">“Tutti vogliono venire qui, costa poco, ci sono i corpi
morti, è una città bellissima e base di escursioni”</span></i> lo dice come un dato di
fatto e continua contrito <span style="color: #444444;"><i>“in estate abbiamo messo una regola, non si può stare
più di 15 giorni consecutivi, a me dispiace ma i posti son pochi, un porto è un
riparo, non può essere sempre pieno, ci deve essere ricambio”</i></span>. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Glielo leggo
negli occhi che vorrebbe un porto più grande, che non vorrebbe mai dire a
nessuno che non c’è posto perché un porto deve avere posto. <br />
</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRay5K7FoIW6bUPeFcw_Gwk8Y9w-QFHX8gauhuWXD_TA8e_vJHqJrnSWqniXhK4V9RoooQhsLjVkSYWnXsaeH7n76bTFEiZgQNI2s8iLw4NWVFuiQZfMTYeg6Qo4-8NfuoFq6xqanzcgtz/s1600/Creta_Chania_DJI_0461_62.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="736" data-original-width="1600" height="183" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRay5K7FoIW6bUPeFcw_Gwk8Y9w-QFHX8gauhuWXD_TA8e_vJHqJrnSWqniXhK4V9RoooQhsLjVkSYWnXsaeH7n76bTFEiZgQNI2s8iLw4NWVFuiQZfMTYeg6Qo4-8NfuoFq6xqanzcgtz/s400/Creta_Chania_DJI_0461_62.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'antico porto d'impronta veneziana di Chania, Creta.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> UN PORTO E’ UN RIPARO. Per tutti quelli che stanno per mare, anche per quelli
di cui parla Spiros: normali naviganti come noi con problemi non problemi, fame
che non è fame, sete che non è sete, stanchezza che non è stanchezza. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Un porto è un riparo, deve accogliere,
sempre, perché il mare non è terra, almeno per l’uomo che non è un pesce. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">
Un porto non è una frontiera, è casa, è terra, è salvezza, è conforto.<o:p></o:p></span><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Lo ha capito Spiros. Cioè no, Spiros lo sa da sempre, lo dà
per scontato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Che è successo, invece, a noi?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Non solo a Salvini, su lui non ho mai avuto speranze, che è
successo a quei tanti italiani che vedo esultare per la chiusura dei porti? Tra
loro, molti son uomini di mare, no forse no, son uomini che vanno per mare,
diciamo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Chiunque viaggi sa che non è possibile chiudere le
frontiere, non si può fermare quel bisogno di viaggiare e tanto meno il bisogno
di fuggire. A maggior ragione quando la fuga è sopravvivenza. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Non è solo solidarietà, è arricchimento. Non c’è cultura chiusi
in se stessi, non c’è crescita, non c’è evoluzione. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><br />
Ho l'impressione che in Italia stia avvenendo qualcosa di diverso rispetto ad altrove, è innegabile purtroppo come questi provvedimenti xenofobi stiano aumentando il consenso di chi li
annuncia. Una sorta di folla animata da odio, assetata di vendetta che
individua il nemico in quell’unico che ci guarda pensando che valiamo qualcosa.
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Cacciamo via lo straniero, teniamoci la nostra roba, quella
che abbiamo faticato a costruire, chiudiamoci in noi stessi con la scusa di
preservare la nostra cultura. <i>E intanto quella cultura la buttiamo al vento.</i>
Con la scusa di preservare tradizioni di cui ci importa solo nella misura in
cui sentiamo che vengono minacciate dalla contaminazione. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Perché? Perché sono cattivi, rubano, puzzano, frugano nell’immondizia,
lavano i loro panni nelle nostre fontane. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Questo, più o meno, il sentimento italiano che leggo e le
motivazioni che mi vengono date.<br />
Poche le voci che contrastano questa tendenza, poche, sempre più stanche,
sempre più allibite. Unisco la mia. Ma per la prima volta penso che forse è
inutile, forse è la Storia che fa il suo corso, forse bisogna passare per
questo orrore per poi rinascere. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Non lo dico a Spiros che abbiamo chiuso i porti ai migranti.
Non perché penso che possa giudicare male i nostri governanti ma perché temo la
domanda “E voi? Che fate? Che dicono gli italiani?”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">E che gli rispondo a Spiros? Che la crisi economica, le tasse e la disoccupazione ci hanno fatto diventare così? E se la nostra crisi ci porta a odiare, la loro ben più grave cosa dovrebbe fargli fare?<br />No, non glielo dico e spero di partire prima che lo legga da qualche parte.<br />
Perché anche se grazie a Spiros, d’ora in poi mi sforzerò di guardare ai miei
concittadini con i suoi occhi da forestiero e di cogliere quella gentilezza
d’animo che io non so più vedere, c’è una cosa che dentro di me so che si deve
dire degli italiani e non si può dire dei greci. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La nostra gente sembra proprio avere la vocazione per
l’essere forte con i deboli e debole con i forti. E questo governo, altro non
sta facendo, che carezzare questa vocazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il porto è un riparo. Tra tanti slogan, non potremmo usare
questo?<o:p></o:p></span></div>
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<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Mentre cerco di coniugare il bello che vedo qui con il brutto
che arriva da casa, mi arriva un messaggio dalla mia amica Francesca: la
lettera con cui Medici senza Frontiere ringrazia suo marito Ugo Pugliese,
sindaco di Crotone per avere offerto il porto della sua città come possibile
approdo alla Nave Aquarius. Come lui, altri sindaci, apprendo dopo. Se non
sbaglio tutti del sud. <br />
Il porto è un riparo. Anche per noi italiani. O almeno per quelli che conoscono</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> il mare.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-50213540815270908012018-06-11T15:43:00.004+02:002018-06-11T15:43:48.092+02:00Routine.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW2NUDzsdrK5gTp2XpJw30gzX0MO4QuvmBViARn9yLvIPG_5yC6xWAlTRuKOTP810y4bEa1rnWYrzf91VHXu2syvtgVd5q1hfLuPan_Qa1Seiq9piNscZfPpcAcQMSeNzn_AI7-srExk3o/s1600/IMG_9907.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1204" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW2NUDzsdrK5gTp2XpJw30gzX0MO4QuvmBViARn9yLvIPG_5yC6xWAlTRuKOTP810y4bEa1rnWYrzf91VHXu2syvtgVd5q1hfLuPan_Qa1Seiq9piNscZfPpcAcQMSeNzn_AI7-srExk3o/s640/IMG_9907.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kapsali, Kithera, al confine tra Ionio e Egeo.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ogni tanto, sempre più raramente, mi guardo indietro, più indietro di ieri, alla vita di prima. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Che ormai, diamine, risale a quasi 10 anni fa. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ricordo a fatica un sacco di cose - <i>eh sì, la libertà regala ossigeno ma disallena il cervello ai riepiloghi e ai punti della situazione e non ci sono più agende in grado di aiutarti!</i> - ho perso la scansione temporale degli eventi e con lei tanti nomi, tante facce e anche l’esatto svolgersi di alcuni avvenimenti. Certi aneddoti che per anni ho ricordato e raccontato come esemplari di qualche principio o rilevanti per l’affermazione di alcuni valori, oggi mi sembrano insignificanti. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">E non so. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Se è la mia memoria che ha perso i momenti salienti della storia o se la storia di suo non era destinata a conservare un senso. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ho percorso settimane lavorative per più di 20 anni della mia vita e, sebbene avessi un lavoro particolarmente lontano dalla ripetitività dei giorni, ero completamente assorbita in una sorta di routine: giorni lenti, giorni frenetici, risate, litigate, colpi di testa e compromessi, notti al lavoro, motorino, taxi, treni, aerei, diverse città, tutto a disegnare una routine scandita sempre da quel rassicurante accredito a fine mese che generosi committenti consideravano giusto controvalore delle mie fatiche. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Poi, quando era giunto il momento di faticare un po’ di meno e raccogliere un po’ di più, decisi - <i>con quello che avrei capito essere il mio pessimo senso degli affari</i> - che era il momento di interrompere quella routine, di buttarla via per sempre, di mischiare le carte e di tirare fuori giorni a caso dal calendario.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Bellissimo, inebriante, sconvolgente. Ricordo ancora quello stupore infinito delle ore che passavano senza essere scandite da fatti ma solo dagli elementi della natura che cambiavano colore alle cose. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ora, anche questa vita è diventata routine. Mi preparo a partire per poi prepararmi a tornare e in questo tempo di mezzo navigo. Il contesto, da 8 anni, è lo stesso, la stessa Grecia, sempre diversa e sempre uguale. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Isole a cui tornare hanno sostituito isole da scoprire. Rotte già fatte da rinavigare, facce conosciute in questa nuova vita da ritrovare e su cui cogliere il disegno del tempo che passa. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">E ogni volta che mi fermo in un luogo, penso che sarà qui che vivrò, quando avremo smesso di navigare. Ma non ho ancora deciso, così rimbalzo dall’ovest all’est della mia nuova routine. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Consulta il meteo, leva l’ancora, decidi la rotta, alza le vele, ammaina le vele, scegli dove fermarti, cerca la chiazza di sabbia giusta, butta l’ancora e chiedi alla risacca di risparmiarti. E nel frattempo, cucina, nuota, scendi a terra a comprare qualcosa, leggi, telefona ma non troppo spesso che se no quando non hai campo telefonico a casa si preoccupano, parla col vento perché prima o poi ci riesci a dirgli “ora basta” e lui cala, parla col cielo perché è il cielo che decide cosa faranno vento e mare e, almeno qui, non devi preoccuparti di saltare livelli gerarchici. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La vita diventa, ritorna ad essere, un lavoro da fare. Solo che nessuno ti paga per farlo.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Routine. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Poi la routine si ferma, per un attimo, per un giorno soltanto. E non importa dove sei o se il posto dove sei ha qualcosa di speciale in un mondo che di per sé è sempre speciale. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Metti insieme un mix di ingredienti che ti riportano lo stupore bambino dei primi tempi. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La rada di Kapsali tutta per te, una brezza tardo-primaverile, il mare calmo ma non del tutto a ricordarti che è mare, la disposizione ad anfiteatro della riva di una località turistica nel suo sonnolento fuori stagione, un buon libro da leggere e la voce di Maria Beth</span><span style="background-color: white; color: #222222; line-height: 22.4px;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">â</span></span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">nia a basso volume in pozzetto. </span></div>
<br />
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">E qualcosa da dire. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Perché non esiste routine quando hai qualcosa da dire.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-2354663850133601262017-10-08T19:00:00.002+02:002017-10-08T19:00:29.852+02:00La Calabria è un altro Paese.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikXvg_T1yeLkgHcV6koXtnJaTNvt9efoeCyfrCYpcxUrwQbvX2t1Goh4Zd30UvNuRos4_e_n6Ci5g85H4GC7Iy_Wn97sA-xOIIeCdJj5h5FERnh94i9aUD1moMN9Pw05Nw2pd1nz3CjyiH/s1600/FullSizeRender.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1112" data-original-width="1600" height="444" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikXvg_T1yeLkgHcV6koXtnJaTNvt9efoeCyfrCYpcxUrwQbvX2t1Goh4Zd30UvNuRos4_e_n6Ci5g85H4GC7Iy_Wn97sA-xOIIeCdJj5h5FERnh94i9aUD1moMN9Pw05Nw2pd1nz3CjyiH/s640/FullSizeRender.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La Calabria è un altro Paese. E’ una frase ambigua, l’ho
sentita spesso dire da altri con tutt’altro significato di quello con cui l’ho appena
scritta io.<br />
Magari da qualche romano che sfoga così, replicando ottusità, la
frustrazione a cui lo sottopone chi
crede di essere più civile solo perché risiede qualche chilometro più al nord. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>“Roma è Africa, i romani
sono incivili, basta guardare le strade”</i>. E invece di rispondere con
intelligenza a queste osservazioni, ecco che Roma guarda più a sud e fa lo
stesso errore. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Perché il pregiudizio, chissà come mai, fa sentire tutti migliori.
Basta uno slogan banale a farci sentire diversi. Paradossale.<br />
La Calabria è un altro Paese, sì. <br />
Sono anni ormai che la penso così e nel mio viaggio tra la Grecia e l’Italia,
trovo casa in questa terra di mezzo che, a mio avviso, ha preso i pregi di
entrambe e ne ha minimizzato i difetti. <br />
Lo <b>Yachting Kroton Club</b> a Crotone e il <b>Marina del Carmelo</b> a Vibo Marina sono
ormai da anni i nostri due approdi abituali, due pause dal mare d’autunno
distanti tra loro ma nella stessa regione, due città che pur guardando mari
diversi hanno in comune quello spirito marinaro che io, nel nostro bel Paese,
non son ancora mai riuscita a trovare altrove.<br />
Torniamo a Crotone dopo due anni di assenza e ritroviamo lo stesso affetto e
calore di sempre. Sincero, disinteressato, vero, qualcosa a cui non si è più
abituati. Lo YKC ha un pontile in più e una sede nuova di zecca, bella,
moderna, accogliente. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Mentre l’Italia va indietro, Crotone fiorisce. È un altro
Paese la Calabria, capite il senso, ora?<br />
Incontriamo Ugo Pugliese, ex Presidente del Club, impaginato nella sua nuova
missione di Sindaco della città. La fatica e la stanchezza che posso immaginare
siano ormai compagne di viaggio della sua vita e di quella “gioiosa macchina da guerra” di sua moglie Francesca, hanno perso in partenza, annientate sul
nascere da un incrollabile entusiasmo e una testarda fiducia pragmatica sul futuro. <br /><i><span style="color: #666666;">
“Pur cercando di dare risposte quotidiane a una cittadinanza provata dalla
crisi e dalle difficoltà, stiamo lavorando soprattutto per la Crotone che verrà
tra 10 - 20 anni, cercando di ricostruire la sua struttura e la sua identità”</span></i> mi dice Ugo con gli
occhi che brillano di felicità.<br />
Implicito è il fatto che qualcun altro raccoglierà la gloria delle sue fatiche.
Straordinario che oggi in Italia qualcuno lavori non per se stesso ma per chi
arriverà a goderne i meriti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Glielo faccio notare e
sorride “Magari per allora il sindaco sarà qualcuno dei ragazzi della mia
squadra”, replica orgoglioso. Ma comunque vada, fa nulla, l’obiettivo è sempre
e solo la città. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ci presenta alcuni assessori
e consiglieri, tutti giovani, forti e allegri nonostante la fatica. Tutti con
la sua stessa luce negli occhi. Sembra il clima di una start-up, è il clima di
una start-up: dedizione, fiducia, curiosità, spirito di iniziativa. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ugo ci racconta quanto ha
fatto, quanto ha in animo di fare, ci soffermiamo sui progetti inerenti lo
sviluppo portuale per ovvia comunanza di interesse. Sono impressionata dal
lavoro, quantitativamente e qualitativamente, ma soprattutto sono impressionata
dalla determinazione. Ho come l’impressione che più il compito si fa difficile
più queste persone producano energia. L’obiettivo è la città, si lavora bene
per forza con un obiettivo così, con la faccia di uno che non consente su questo
obiettivo compromesso alcuno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Secondo me, Crotone ce la
farà e ce la farà alla grande.<br />
Lasciamo come al solito troppo presto questa capitale della Magnagrecia che per
noi giace tra due lunghissime navigazioni e che forse anche per questo ha il
sapore di una casa accogliente che poi è l’unica cosa che davvero cerca in
terra la gente di mare.<br />
Arriviamo a Vibo e troviamo lo stesso identico spirito. <br />
Avviso Franco, patron del Marina del Carmelo che faremo tardi, magari ci
fermiamo in rada da qualche parte stanotte per entrare domani ma lui mi
rassicura “Non c’è problema, chiamami quando sei a 3 miglia che vengo ad
accoglierti in banchina”.<br />
Le regole qui sono dettate dall’accoglienza, unica e vera luce guida che
accompagna ogni giorno al successivo.<br />
Come mai al Marina del Carmelo, allo YKC, sanno di cosa ha bisogno chi arriva
dal mare e dalle altre parti d’Italia no? Oppure lo sanno ma non gliene importa
nulla?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Io credo che la ragione sia
una: loro ascoltano. E poi cercano di fare. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Evidentemente considerano
l’approdo che gestiscono un potenziale volano di benessere per la città. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Chi approda bene, si ferma,
chi si ferma conosce e apprezza. E, come faccio io, racconta. E poi, nel suo
piccolo, contribuisce all’economia di una località a vocazione turistica. Semplice,
no?<br />
Esattamente come fanno i greci, qui c’è lo stesso spirito di iniziativa e una
maggiore competenza. <br />
Per chi arriva dal mare, soprattutto in questa stagione, il porto è qualcosa di
fondamentale, a volte irrinunciabile, è una mano tesa, un riparo sicuro, una
pausa dal navigare. Costi accessibili e accoglienza amichevole rendono questa
sosta una casa, costi alti e freddezza la trasformano in un inferno da cui
scappare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Anche al Marina del Carmelo
troviamo novità: la nuova struttura in una particolare
architettura postmoderna è completata: bagni nuovi e al piano superiore
qualcosa che verrà. Anche Vibo Marina fiorisce mentre l’Italia va indietro. <br />
Franco è contento della stagione, sapete perché? Perché quest’anno ha ripreso
ad arrivare il piccolo diporto familiare, barche sui 12 metri con famiglie a
bordo che da un po’ non si vedevano. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="color: #666666;"><i>“E questo è bello”</i></span>, dice Franco. Ora,
avete mai sentito un marina felice più della crescita del piccolo diporto che
di quella dei super yacht? Io no.<o:p></o:p></span></div>
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<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ed è questo il segreto. C’è,
tra chi lavora sul mare in Italia, chi ha capito che il mare deve essere di
tutti, che il mare non può discriminare, che dal disequilibrio basato sulle
possibilità economiche non potrà mai nascere niente di buono. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">C'è chi ragiona così. Troppi pochi, speriamo siano contagiosi.<br />
Lo ribadisco: la Calabria è un altro Paese. È più difficile far bene, forse, e
per questo riuscirci dà più soddisfazione. <br />
La mia terra di mezzo è ancora una volta per me, il miglior modo di rientrare dal
viaggio. </span><span style="font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-42013214328842353762017-08-30T15:36:00.004+02:002017-08-30T15:58:40.186+02:00La volubilità del bello.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0ex3f82XQycVsJWEwp8gKEdEr4_45d0arjLE5fJs6IUBAuiJRsuIQltM_xi-MOh8CNFvI7z2EYNw117yBhUj8jvQNY-GQxs76Gnx5dq_z6vUQjhAeqrr9yYlCH-dZco_9iXKsCDoCthQs/s1600/Limnos_MurseflosDJI_0836.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="736" data-original-width="1600" height="294" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0ex3f82XQycVsJWEwp8gKEdEr4_45d0arjLE5fJs6IUBAuiJRsuIQltM_xi-MOh8CNFvI7z2EYNw117yBhUj8jvQNY-GQxs76Gnx5dq_z6vUQjhAeqrr9yYlCH-dZco_9iXKsCDoCthQs/s640/Limnos_MurseflosDJI_0836.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ferragosto all'ancora nell'isola più in là (....no, non te lo dico qual è)</td></tr>
</tbody></table>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Quando ti parlano molto di un bel luogo, cercane un altro. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Come è volubile il bello! Quanto più è naturalmente bello, tanto più si rovina con la contaminazione con ciò che per natura non gli appartiene.<br />Leggevo stamattina l'articolo di una donna danese che per tutta la sua adolescenza ha sognato di raggiungere "Maya bay" la spiaggia thailandese location del film "The beach" con Leonardo Di Caprio. Per anni ha immaginato quel luogo, lo ha vissuto come sua personalissima icona di fuga, si è immedesimata in quei chilometri di sabbia bianca e in quel contesto selvaggio. E che emozione deve essere stata, tanti anni dopo, riuscire a realizzare quel viaggio. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Poi, arrivarci e trovare l'inferno. Migliaia di barche, decine di migliaia di persone, tempo contingentato a terra perché la folla richiede metodo e scadenze, senza riuscire a scorgere un granello di sabbia sotto la ressa umana. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Tentare vanamente di strappare un ricordo giocando con l'inquadratura della sua macchina fotografica. E non riuscirci, perché l'impresa è impossibile. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ecco che più un posto è paradisiaco, più la moda lo rende infernale. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Posso fare un paragone qui in Grecia con la spiaggia del relitto a Zante. Laddove natura e disgrazia hanno creato una location spettacolare, il marketing del turismo della banalità, così caro a chi ha poca curiosità e ancor meno fantasia, ha distrutto tutto, rendendo <i>Navagio</i> un luogo decisamente osceno dalle 10 alle 17. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">È l'esempio più eclatante che mi viene in mente ma ce ne sono anche altri: il posto naturalmente più bello viene preso d'assalto, riempito oltremisura, consumato, violato. Ignorando completamente ciò che è un po' meno bello proprio lì accanto e </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">che grazie a questo scempio limitrofo , diventa per contrasto naturalmente più bello.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ormai lì evito i luoghi considerati da sogno. Lì ho visti tutti i posti più belli di questo piccolo angolo di mondo e scelgo sempre la baia accanto. Un po' meno bella, quindi infinitamente più bella. Dove i rumori sono ancora quelli della natura e non dello stereo, <i>a proposito... <span style="color: #999999;">perché ascoltate musica in mare? che bisogno c'è? non riuscite più a sentire il suono del silenzio? </span></i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Dove senti il belare della capretta, il ragliare del mulo e l'urlo inquietante dei falchi della regina, dove ti guardi intorno e non c'è altro che mare e terra selvaggia. L'acqua magari è meno turchese, la spiaggia meno bianca, il ridosso meno perfetto.... <i><span style="color: #999999;">ma se andate per mare come fate a non sopportare un minimo di rollio o la possibilità di dover salpare durante la notte? </span></i><br />Non parliamo poi di alcuni porti, con la gara a entrare, la litigata all'ultimo posto in banchina, il ghigno malato di chi guarda e giudica l'ormeggio del vicino.... <i><span style="color: #999999;">Perché diavolo andate in mare se dovete solo riprodurre le malignità da macchina del caffè dell'ufficio? </span></i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La baia accanto è sempre speciale: anche in isole affollate in agosto - se ci inciampi per sbaglio - ti ritrovi in pochi in larghissimo spazio. E quei pochi, chissà come mai, sono silenziosi e su barche con densità di popolazione al minimo. Ti scambi un saluto, ti riconosci. Sei fratello di modo di intendere il mare e forse anche la vita. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ormai i miei viaggi hanno una linea guida: luglio e agosto lontano dal troppo facilmente bello e possibile. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Uno dei triangoli migliori in questo senso è Limnos, Lesbo, Chios, con le piccole Ay Stratis e Psarà a far da collante.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Da 10 giorni non vediamo una barca. Solo grandi navi passare all'orizzonte dirette o provenienti dai Dardanelli, qualche volta barche da pesca a tenerci compagnia la notte, null'altro. Posti che non sono impaginati nella classica cartolina greca, splendidi perché veri. Unici perché non raccontati, speciali perché il turismo non li ha ancora scoperti o li ha volutamente ignorati. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Son posti in cui far passare l'estate, di cui non vedi l'ora arrivi la fine per poi rimpiangerne la fine. Posti in cui fermarsi a lungo, in attesa di tornare ai luoghi "canonicamente belli" solo quando, sfebbrata l'estate, saranno davvero tornati tali, rigenerati nel battito di ciglia di una sola notte. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Guarda oltre, trova un posto tuo, questo è viaggiare, il resto è solo vacanza.</span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">C'è sempre qualcosa una baia più in là. C'è sempre un'altra isola accanto a quella più frequentata. </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br />E se stai bene tu, riuscirai a trovarla più bella. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Perché il punto è questo: stai bene, tu?</span></div>
<div class="p2">
<br /></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-18528026213445419762017-07-29T17:03:00.002+02:002017-07-29T17:03:50.124+02:00Le notti del marinaio.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCJEx2klIHBMaw6-wemevC91b-PBIVIxQ6upx5p5d1lwaKq2ad6v4Y84h2qniN-gl4eg0i5ENKXGHN-SNJJInKEOBAiv1rhNvIziKxCCqkagwvx7VZNdyQRK8K7rU02rMqWBKQcRyKr_3M/s1600/Alonissos_G171929.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCJEx2klIHBMaw6-wemevC91b-PBIVIxQ6upx5p5d1lwaKq2ad6v4Y84h2qniN-gl4eg0i5ENKXGHN-SNJJInKEOBAiv1rhNvIziKxCCqkagwvx7VZNdyQRK8K7rU02rMqWBKQcRyKr_3M/s640/Alonissos_G171929.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Vivo 180 giorni l'anno in mare, ormai lo sanno tutti quelli che mi conoscono e anche quelli che mi conoscevano una volta. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ma, appunto, si dice "giorni". </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">E delle notti si parla poco, come fossero un semplice sipario tra un giorno e il successivo. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">In effetti, chi vive in mare e fa piccolo cabotaggio, di notte ne vede poca.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">R</span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">espira, ora con ansia ora con serenità, quelle notti in cui deve navigare, vuoi perché la distanza lo impone, vuoi perché lo decidono in combutta il vento e l'ancoraggio. Ma sono notti tecniche più che poetiche o meditative. Notti che se sei fortunato sono illuminate dalla luna e magari finiscono prima che arrivi il giorno, quando l'ecoscandaglio segna il fondale giusto e il rumore del ferro che scende nell'acqua ti dice ben arrivato. E strappi un'ora di buio per dormire un po', prima che nasca il sole.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">P</span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">oi ci sono quelle notti in cui sei rimasto dov'eri di giorno, consapevole che sarebbe stato meglio spostarsi ma fiducioso che il meteo abbia esagerato un po', notti in cui hai azzardato. Si chiamano notti vigili, quelle in cui si chiude un occhio solo e nessuna delle due orecchie. Quelle in cui, dormendo nella cabina di prua, ti fai raccontare una lunga fiaba dalla catena dell'ancora, che se alza la voce è meglio che salti giù. <br />Notti in cui ti alzi 3 o 4 volte, che per due persone fanno 8, in un tacito alternarsi che diventa automatico, a un certo punto. No, non è vero, non è automatico, è una guerra di nervi. Ora si alza lui, pensi, fingendo di dormire mentre l'altro fa la stessa cosa. Finché uno dei due è più convincente. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">E</span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> poi ci sono le altre notti, quelle che non vedi, perché per mare la notte è fatta per dormire. Ci si alza con l'alba e si va a letto poco dopo il tramonto, perché è così sciocco sprecare ore di luce. Un marinaio si alza col sole ed è l'ora più bella, quella che vale di più della somma di quelle che seguiranno. Ha un fuso orario tutto suo, il marinaio e d'inverno dorme di più.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">E</span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> infine ci sono quelle poche notti che decidi di guardare in faccia. Quando l'aria è più secca, il cielo rischiarato da una luna che illumina una costa selvaggia. O meglio ancora quando la luna latita e la via lattea ti spiega chi sei.</span></div>
<br />
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Perché la luna serve per navigare, le stelle per immaginare.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-2474321415896651532017-07-24T12:04:00.000+02:002017-07-27T12:05:49.132+02:00A Skiros, sospesi nel fuori rotta degli altri.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: left;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib_CAszM03Y72eiYdezrWt-LVHvlS_nLVUo4MtZ9VBk-0UVyeuBbIrm-YoVWE9skYiw4TIN-plocQQP1oDJNRadeg1XM8Jomg2tVZcPKACRNzseijzkQdlPK1Lw1bLbyNFFiELgomDV6_1/s1600/Skiros_G171812mini.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib_CAszM03Y72eiYdezrWt-LVHvlS_nLVUo4MtZ9VBk-0UVyeuBbIrm-YoVWE9skYiw4TIN-plocQQP1oDJNRadeg1XM8Jomg2tVZcPKACRNzseijzkQdlPK1Lw1bLbyNFFiELgomDV6_1/s640/Skiros_G171812mini.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Notte con via lattea ad Ag. Fokas</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">C'è un'isola che è remota pur non essendo remota. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Anello di congiunzione di tre arcipelaghi senza essere un crocevia. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Uno di quei miracoli della natura che mette un pezzetto di terra quasi al centro ma riesce a renderlo fuori rotta per chiunque non la consideri una meta. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Skiros è questo. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Isola per chi la cerca, non di passaggio. </span></div>
<div class="p1">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxaYnmks7aHp6AZHickDkODHoUQQBEIAY-K1jGY2a-pDMdKvndLpSN7hsu97Ye-UyxzPq0hYCnjuMDCAkIQswefDYbrlEOMzJK4epbxVc0NlstbeMWNUavS8J0pJnPiHethJDq9jq5bdAe/s1600/Skiros_G171696.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxaYnmks7aHp6AZHickDkODHoUQQBEIAY-K1jGY2a-pDMdKvndLpSN7hsu97Ye-UyxzPq0hYCnjuMDCAkIQswefDYbrlEOMzJK4epbxVc0NlstbeMWNUavS8J0pJnPiHethJDq9jq5bdAe/s400/Skiros_G171696.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Golfo di Linaria, il porto di Skiros</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Chi da Atene va verso le Sporadi settentrionali, è intimorito dal famigerato stretto di Kafireas e predilige la rotta che passa per il canale dell'Eubea. E così la salta. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Chi va verso le sporadi orientali taglia in diagonale, cerca di arrivare a Samos e poi risale. Oppure sale su in Calcidica e scende poi su Limnos. Se poi, da lì, vuole tornare giù, punta su Mikonos o scende per il dodecaneso. Chi va alle Cicladi a stento arriva ad Andros, figurati risalire. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E così, Skiros resta lì, isola isolata dalle abitudini dei naviganti. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il meltemi la usa come porta del vento: al suo ovest la calma del regime di brezza, al suo est lo scivolo perfetto del suo più impetuoso soffiare. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E lei di giorno prende i vizi dell'est, ma di sera, come il sole, anche Skyros guarda a ovest e si acquieta. </span></div>
<div class="p1">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipzJzQC1QpETZVTVBK1MzffUcB0vTNNmt3I6WorzfxSgeWaUaLprW6i402jtcwO1HL9cShxhZjkWnBMK1a0FmXIbUWke5wQe9UBsuz9CUjPsAmIMkO21piAA5ca6jACEGdio0nMG8Nfau1/s1600/Skiros_G171770mini.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipzJzQC1QpETZVTVBK1MzffUcB0vTNNmt3I6WorzfxSgeWaUaLprW6i402jtcwO1HL9cShxhZjkWnBMK1a0FmXIbUWke5wQe9UBsuz9CUjPsAmIMkO21piAA5ca6jACEGdio0nMG8Nfau1/s400/Skiros_G171770mini.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">P'acá y p'allá ad Agios Fokas</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Isola di ancoraggi difficili a un primo sguardo: i grandi golfi, quasi porti naturali, hanno i fondali coperti di poseidonia e raffiche da effetto venturi che mettono alla prova la tenuta di qualunque ancora. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ma se ti ci metti d'impegno li trovi, tra la costa sud e le isolette satellite di Skiroupola e Sarakino, quei 4/5 fazzoletti di sabbia sul fondo dove l'ancora tiene anche i 40 nodi. E se sei la sola barca in zona, 4 o 5 ancoraggi ti bastano. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">È un'isola fuori rotta e apparentemente ritrosa. Persino noi, ci torniamo solo dopo 5 anni e solo perché abbiamo deciso di tornarci: qui incontrammo Ghiorgos, ci prese le cime a terra, ci aiutò a ormeggiare e ci raccontò la sua storia, così simile alla nostra, il suo lasciare la città e un lavoro da manager per una vita nuova, più semplice e più vera, sull'isola. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il calore che trovammo in lui e nella gente del luogo ci ha spronato a tornare. Ghiorgos era lì e la nostra amicizia in questi giorni si è saldata. Suo figlio Orpheas è quasi un ometto ormai, bello vedere i segni del nostro peregrinare sulla statura di un ragazzo che cresce.</span></div>
<div class="p1">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-FHTjPg06gy6dCioWAn4SEQ8oHSgugbNKJfZXqTT2AFKYfHlVXbxXrvoID7jVI0mc5M0hKHdjL4q4clZD85f4GMfP8tIdT9BQj9DkVo4LtgYC4nDxMP2Lgt3grypi33CjDCJr4tDWljm0/s1600/Skiros_scr_003.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="908" data-original-width="1600" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-FHTjPg06gy6dCioWAn4SEQ8oHSgugbNKJfZXqTT2AFKYfHlVXbxXrvoID7jVI0mc5M0hKHdjL4q4clZD85f4GMfP8tIdT9BQj9DkVo4LtgYC4nDxMP2Lgt3grypi33CjDCJr4tDWljm0/s400/Skiros_scr_003.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il porto di Linaria.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Passiamo serate insieme a parlare di isole, di uomini che somigliano a isole e di progetti. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Con Ghiorgos parliamo di vita, di sofferenze, di Grecia e parliamo di Skiros, il posto in cui non è solo la natura a compiere miracoli, il deus ex machina è lo spirito della gente e questa loro meravigliosa voglia di eccellenza a dispetto delle difficoltà. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il porto in 5 anni è cresciuto in un controtendenza perfetto con la crisi di questo Paese. Tutto, ma proprio tutto, è segno evidente di semplice ma meticolosa cura e di gioiosa inventiva. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">A partire da Sakis, che ha sostituito George al porto e fin dalla prima telefonata ti fa capire che ti aspetta. </span></div>
<div class="p1">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_aIGGdmKctNrmlaXXNm4L-DzQx6S0jELzvoyn0pJwCwuu-KpyF0Kno2Sh3JA6WHUpbwzHbgSilMsHm-rRGkoH2Gpbtn_va6v3uG3hDgc82YZgD0jEg0UJjRs7z7RHQfqSm82KTACJso-i/s1600/Skiros_scr_002.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="968" data-original-width="1600" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_aIGGdmKctNrmlaXXNm4L-DzQx6S0jELzvoyn0pJwCwuu-KpyF0Kno2Sh3JA6WHUpbwzHbgSilMsHm-rRGkoH2Gpbtn_va6v3uG3hDgc82YZgD0jEg0UJjRs7z7RHQfqSm82KTACJso-i/s400/Skiros_scr_002.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sakis prende le cime di ormeggio.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Sakis il biondo, sempre in movimento con al piede ora un monopattino a tre ruote, ora il gommone, e un sorriso allegro sulla faccia che dice che quel lavoro gli piace. Quando con orgoglio mi recita i servizi del porto, gli dico che forse ci fermiamo fino a Natale, perché tutte quelle cose, tutte insieme sanno di casa e alla fine, paradossalmente, chi viaggia per mare, cerca costantemente una casa. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il suo sorriso si allarga, diventa contagioso e contagiosa è la sua energia. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ed eccomi in quello che posso definire senz'altro il miglior Marina della Grecia. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Trappe d'ormeggio, l'assistenza di Sakis dal gommone e di Christos a terra (noi, per quel che serviamo, potremmo completare la manovra bevendo un Martini sul ponte, avessimo il Martini...). </span></div>
<div class="p1">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi3D3tC9bt6R_rID_VSY4F0a3zIjCCAH5xt5Tnl1oUKXErrFpseodQPFd22pzPehPSR8pO1sgyJAMGmN3csHDZAUmrsxQ4AoQgNXjN627RlIjNn472bR3cpEEVYPuwr5K8q6rRm3DQBXxj/s1600/Skiros_DJI_0577mini.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1061" data-original-width="1600" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi3D3tC9bt6R_rID_VSY4F0a3zIjCCAH5xt5Tnl1oUKXErrFpseodQPFd22pzPehPSR8pO1sgyJAMGmN3csHDZAUmrsxQ4AoQgNXjN627RlIjNn472bR3cpEEVYPuwr5K8q6rRm3DQBXxj/s400/Skiros_DJI_0577mini.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Chora di Skiros a Nord dell'isola.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">I bagni sono sempre pulitissimi, una ciambella rosa identifica quello delle femmine, una azzurra per i maschi. Dalle 8 alle 9 di sera le luci nelle docce si abbassano, una palla da discoteca riflette led colorati e dagli altoparlanti arriva discomusic anni '80. Faccio la doccia sulle note di <i>I will survive </i>e mi sembra di sentire la Grecia cantare. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Luce, acqua, laundry, TV satellitare, postazione computer e Wi-Fi a disposizione, una piccola libreria in banchina, se vuoi prendi un libro e lasci un libro. </span></div>
<div class="p1">
<div style="text-align: left;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcwHhIKCpoEVNnXM-NYp4fy8UDPaXi6NIQt8GC0yaAdUs8EM2Y1xgofCnZj3QaecgZCteN1tRX5VZMMTH42XBB7QXLEfaPgm4b0n3CAeEBjqLMo4oxPzk8okKdwTRj5QFWMBz6VQjZGe_3/s1600/Skiros_DJI_0549mini.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1052" data-original-width="1600" height="262" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcwHhIKCpoEVNnXM-NYp4fy8UDPaXi6NIQt8GC0yaAdUs8EM2Y1xgofCnZj3QaecgZCteN1tRX5VZMMTH42XBB7QXLEfaPgm4b0n3CAeEBjqLMo4oxPzk8okKdwTRj5QFWMBz6VQjZGe_3/s400/Skiros_DJI_0549mini.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">All'ancora a Ormos Limani, nell'isoletta di Skiroupola</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E la sera, l'acqua sotto la barca si colora di azzurro, semplici led subacquei sottomarini per regalare alle nostre barche a vela l'illusione di essere, per una volta, dei mega yacht di lusso. Tutto questo, per soli 9 posti barca che pagano una ventina di euro al giorno tutto incluso. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Fuori dal porto, Sakis ha allestito dei corpi morti rinviati a cime a terra perché, si sa, anche se qui arrivano in pochi, in condizioni avverse avranno problemi di ancoraggio. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Si prevede una brutta perturbazione, più brutta di quella che poi di fatto arriverà qui e che invece porterà alluvioni devastanti in Calcidica e a Limnos. </span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJNnPXyPuilsIwr-W3nLjatbvvQonEov0wgq6kMlYrAsiWiYJqTF2lqJf6MJFUtsCHWm6ckcJ68_W7GyX51VSHb5L0_yiWb5eatE_bYP6vCbK_d1HtaS3E51tQKuYJUtvmHSTU8CVVbx6D/s1600/Skiros_scr_005.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="908" data-original-width="1600" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJNnPXyPuilsIwr-W3nLjatbvvQonEov0wgq6kMlYrAsiWiYJqTF2lqJf6MJFUtsCHWm6ckcJ68_W7GyX51VSHb5L0_yiWb5eatE_bYP6vCbK_d1HtaS3E51tQKuYJUtvmHSTU8CVVbx6D/s400/Skiros_scr_005.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Molos, sulla costa nordorientale.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Sakis non si dà pace e, anche dopo che ha riempito il porto, come vede una barca entrare nel golfo salta sul gommone e gli propone una boa. <i><span style="color: #666666;">"Non te lo faccio pagare l'ormeggio ma prendi una boa, l'ancoraggio è precario e ci saranno temporali"</span></i>. Qualcuno accetta, qualcun altro no e rischierà parecchio. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ecco la cosa che toglie il sorriso a Sakis, non poter risolvere tutto. <i><span style="color: #666666;">"Io più che offrirgli l'ormeggio gratis e dirgli che è pericoloso star fuori, non posso fare"</span></i> mi spiega alzando le spalle in un vano tentativo di simulare una rassegnazione che sa invece di nuovo obiettivo da raggiungere. Un modo lo troverà, perché son troppe le barche andate a scogli per leggerezza dei comandanti. </span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDQeBCCVWc97tqwnqyLgAcnfpKgVWaoLAhgVxo1CtsRPGVFTqXxrxSDEGUn7zMWfHE3UoB3NZmZTowLTVYKuwA__FUq_l7Jj3YClJYvbIW_Gt8iHuc8p3DG6OFay6kiDHNm5ZNmIMWxD5U/s1600/Skiros_scr_015.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="911" data-original-width="1600" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDQeBCCVWc97tqwnqyLgAcnfpKgVWaoLAhgVxo1CtsRPGVFTqXxrxSDEGUn7zMWfHE3UoB3NZmZTowLTVYKuwA__FUq_l7Jj3YClJYvbIW_Gt8iHuc8p3DG6OFay6kiDHNm5ZNmIMWxD5U/s400/Skiros_scr_015.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il monastero fortificato di Ag. Ghiorgios, in cima alla Chora</td></tr>
</tbody></table>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Facciamo di quest'isola la nostra casa, incontriamo Lorenzo e gli amici di Rovereto che ci invitarono alla loro cena di Natale per presentare il mio libro. E poi Pino e Pina due pugliesi trapiantati a Padova con un dufour 38 con cui hanno fatto l'Atlantico andata e ritorno., con cui dividiamo un gyros e le nostre storie di vita e di mare. Passiamo i giorni a misurare le nubi nere, a rinforzare gli ormeggi ad aspettare i temporali. Ogni sera, al tramonto arriva il traghetto e, in perfetta sincronia, il bar sulla collina fa suonare la musica di "Così parlò Zarathustra", un'abitudine consolidata da decenni anche quando l'eccellenza non abitava ancora qui ma l'inventiva, quella sì, già non mancava. </span></div>
<div class="p1">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdZqUyqVGOcMxFsSmzaUwhOZlU_5Va-Qd2Kvff4aU_RxEUwQ77XK9YdEPUJ5T5BpnJ3U1xMYneHQMiD3YfiJnwqKb2zzRnbubbLeBdpRamtApMr5pla25qkFd9rRxG7Bv9AFSWVPYqf4sN/s1600/Skiros_scr_012.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="908" data-original-width="1600" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdZqUyqVGOcMxFsSmzaUwhOZlU_5Va-Qd2Kvff4aU_RxEUwQ77XK9YdEPUJ5T5BpnJ3U1xMYneHQMiD3YfiJnwqKb2zzRnbubbLeBdpRamtApMr5pla25qkFd9rRxG7Bv9AFSWVPYqf4sN/s400/Skiros_scr_012.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il mulino riadattato a caffé sulla costa nordorientale.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Con lo scooter che ci ha prestato Ghiorgos giriamo l'isola in lungo e in largo da terra, andiamo a guardare il mare di fuori, arrabbiato e funesto e poi lo vediamo calmare. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Facciamo fatica a lasciare quest'isola anche dopo aver mollato gli ormeggi dal porto, anche quando il vento cala e suggerisce ai naviganti di ripartire. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E restiamo. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ci muoviamo tra i nostri ancoraggi senza nemmeno dire <span style="color: #666666;"><i>"domani partiamo"</i></span>, senza nemmeno dire <span style="color: #666666;"><i>"domani"</i></span>. </span><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjaIgnVUGPhQkfmOvBB-fCEUe3jnMeUTWGu3LYoaFpYLT9cG9DymtQNDjmI_0zpGD3hY6T0kJRS8lZM4OLdGHgVKR65cSPAPea5j1nRsoq9GOX9udVTKrsIUBzY4noXrHjani1TO8UJ1xF/s1600/Skiros_scr_20mini.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="908" data-original-width="1600" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjaIgnVUGPhQkfmOvBB-fCEUe3jnMeUTWGu3LYoaFpYLT9cG9DymtQNDjmI_0zpGD3hY6T0kJRS8lZM4OLdGHgVKR65cSPAPea5j1nRsoq9GOX9udVTKrsIUBzY4noXrHjani1TO8UJ1xF/s400/Skiros_scr_20mini.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Relitto a Punta Agalipa.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Galleggiamo sospesi in uno spazio senza tempo, soli in baie bellissime e silenziose. Vediamo barche a vela passare all'orizzonte, qualcuna fermarsi un paio d'ore e poi ripartire. Dimentichiamo cosa vuol dire navigare, calamitati in questa terra di mezzo in cui nessuno sembra volersi fermare.<br />Guardiamo questo posto con occhi diversi, immaginandolo in pieno inverno e la segnamo tra le isole che faranno parte del nostro prossimo progetto. </span></div>
<span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif; font-size: large;">Skiros ci lega a sé, come una sirena incantatrice, complice dei nostri inesistenti programmi, solidale con il nostro incantato disimpegno. E ci insegna un viaggio diverso, quello del fermarsi e aspettare senza neanche sapere cosa aspettare.</span></div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-29160331298747646882017-07-10T14:21:00.001+02:002017-07-10T14:22:44.364+02:00Plomarion, gente dell'Est.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPsp-HKl2t-bHR8H4XugmLoiZQPhp9Qu4CJkbe9sUWHwYF_fsT4gxBlzYN2hgDErKQ0UUJcDca5w-BYNJE1ECx4D_GcxNrKYY2TIjG6lC5kbw67Z-3bJhbEul-ZEn8Ek_OxO2ofYlGKpJH/s1600/Lesbos_G171539.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPsp-HKl2t-bHR8H4XugmLoiZQPhp9Qu4CJkbe9sUWHwYF_fsT4gxBlzYN2hgDErKQ0UUJcDca5w-BYNJE1ECx4D_GcxNrKYY2TIjG6lC5kbw67Z-3bJhbEul-ZEn8Ek_OxO2ofYlGKpJH/s640/Lesbos_G171539.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Su Plomarion, costa meridionale di Lesbos, 3 portolani davano informazioni completamente diverse sul fondale in banchina, chi diceva che era maggiore sul lato ovest, chi sul lato est. Concordavano unicamente sul fatto che fosse tra i 2 metri e i 2,70. Profonditá forse desunte da altre carte, non certo da sopralluogo, in ogni caso "profondamente" errate. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Con cautela ci avviciniamo al molo di prua e rileviamo ben 5,10 mt. Una lieve sporgenza di roccia sommersa fuoriesce dal molo per soli 20 cm, comunque segnalata e protetta da apposito respingente. Ci siamo solo noi e una piccola barca francese su un molo che può ospitarne 30. All'interno del porto una piccola darsena per barche locali. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">All'autorità portuale, nel palazzetto davanti al l'ormeggio, trovo addetti simpatici e ospitali. Chiedono solo il dekpa e la compilazione di un modulo. Costo ormeggio 7 euro per un 45 piedi (tariffa valida per 2 giorni), inclusa acqua, elettricitá e quel sorriso con cui il giovane marinaio ci dice orgogliosamente "se vi serve qualcosa siamo qui, 24 ore su 24".</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5JxRTbsi0Pf0ruI8eWbt9tRRco8_s676N_0Rx2T4UUrEIx1b-Wza5iAruy5XRQ8EQti21GfYturr67QZ2Uu_Q3lDImqRIfr5z8tgs8v911E0NGaVF5miFIhdV4AfjR-ZZSanLUahgn4tG/s1600/Lesbos_G171492.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5JxRTbsi0Pf0ruI8eWbt9tRRco8_s676N_0Rx2T4UUrEIx1b-Wza5iAruy5XRQ8EQti21GfYturr67QZ2Uu_Q3lDImqRIfr5z8tgs8v911E0NGaVF5miFIhdV4AfjR-ZZSanLUahgn4tG/s400/Lesbos_G171492.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il porto è soggetto a raffiche brevi ma intense, da effetto venturi che giungono ora da est, ora da ovest al traverso della barca. Ma il fondale è ottimo e con la giusta distanza dalla banchina e due traverse rinviate a prua si dorme tranquilli.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il paese di Plomarion, seconda città di Lesbos dopo Mitilene, è un fitto affastellarsi di case colorate che si arrampicano ad anfiteatro sul porto. Nessuna concessione alle simmetrie da cartolina della Grecia che piace ai più in una architettura invece poco nobile ma disordinata e spontanea. Non c'è turismo, se non quello locale o dell'est europeo. Trovare un espresso è difficile, la maggior parte dei cafeneion ha un cartello che recita orgogliosamente <i><span style="color: #666666;">"Qui serviamo solo caffè greco tradizionale". </span></i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">A 10 chilometri da qui, l'epicentro di un terremoto 6,3 che meno di un mese fa ha colpito la zona e raso al suolo un paesino qui vicino. A Plomarion non mi sembra vi siano tracce, molti edifici sembrano pericolanti ma non mi pare cicatrice di qualcosa di recente. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La cittadina è vivace senza essere scomposta, i greci chiacchierano e fanno musica ma in modo più pacato degli occidentali. Quasi nessuno parla inglese, ma se gli dici una parola in greco possono parlarti per ore, peccato non riuscire a seguirli. Alla taverna Epta Thalasses mangiamo la miglior cucina greca che ha assorbito la creatività turca. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmgxAGjcDxY7MgEyn3YeWrFXhdxQ0ApZBv1iFJ6SfmcDxHeZ_L5-rd0Z2fdClk4GeUVWLHzYzHP18Y52j-Rg_QD91QTOfUdM5IyZBZ0hRZwz_-SFiCewVOcEh_mZ_VgEZwRFAmtOrSERoP/s1600/Lesbos_G171526.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmgxAGjcDxY7MgEyn3YeWrFXhdxQ0ApZBv1iFJ6SfmcDxHeZ_L5-rd0Z2fdClk4GeUVWLHzYzHP18Y52j-Rg_QD91QTOfUdM5IyZBZ0hRZwz_-SFiCewVOcEh_mZ_VgEZwRFAmtOrSERoP/s400/Lesbos_G171526.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Plomarion è figlia di una Lesbos particolarmente sfortunata e storicamente ricondotta a stereotipo. Il solo fatto di aver dato i natali alla poetessa Saffo, l'ha per anni circoscritta ad un pellegrinaggio omosessuale a sua volta circoscritto da qualunque altro pellegrinaggio sacro o profano di un mondo che non sa integrare ed è invece bravissimo ad alzare barriere. Oggi invece, Lesbos è soprattutto sinonimo di migranti e profughi. Un'isola che non sa più come difendersi e non ha tempo di discriminare perché è quotidianamente impegnata ad accogliere e a salvare centinaia, migliaia di vite umane. Un'isola poco sorridente, perché c'è poco da sorridere, che riesce a guadagnare spazio sui media occidentali solo grazie alle "montagne arancioni", quei cumuli immensi di salvagenti che, diventando immagine shock, diventano notizia ma notizia da leggere da lontano.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ancora una volta resto interdetta dallo scoprire quanto sia ignorata questa Grecia più autentica, così vicina fisicamente e così lontana nell'anima da quella cartolina cicladica che si è trasformata in emblema, un brand neanche poi così greco, a cui i greci del contesto semplicemente si sforzano di somigliare. </span></div>
<br />
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Meglio così, per me, che vedo il bello laddove trovo meno contaminazione. Un po' meno per loro che, anche se si attaccano a una bandiera fatta di un caffè per me imbevibile, poi ti salutano a malincuore come il nostro addetto dell' autorità portuale con un <i><span style="color: #666666;">"ma l'anno prossimo tornerete, sì?"</span></i> che vuol tanto dire "abbiamo bisogno di voi", quella cosa che i Greci hanno la grazia e la saggezza di saper dire, senza mai perdere in orgoglio.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-77756433721816410372017-07-10T13:39:00.003+02:002017-07-10T13:40:13.346+02:00Il bastardo con gloria.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR24SN9yIALkGds0CP2rpI2ID-eyecfziutD4_BdsC2tw5rDvhwPU2ma2TnqZ5HBxU_tyCBkbXwvndBYvqpqufGfps2oVdypVxxbyZBB3-OoA0bDb7s8-2yhBZ8jj4FXpScknG7peDzYFp/s1600/19598691_10211733816974671_4261364793491020392_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR24SN9yIALkGds0CP2rpI2ID-eyecfziutD4_BdsC2tw5rDvhwPU2ma2TnqZ5HBxU_tyCBkbXwvndBYvqpqufGfps2oVdypVxxbyZBB3-OoA0bDb7s8-2yhBZ8jj4FXpScknG7peDzYFp/s640/19598691_10211733816974671_4261364793491020392_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">È arrivato. Dopo averci regalato la sua totale inattività per 20 giorni, stanotte ha deciso di entrare di ruolo. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Con la rabbia di chi è rimasto per giorni in coda a un casello del cielo e ora ha tutta l'aria di voler recuperare. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Lo chiamano Meltemi, più i turisti e i naviganti, che i greci. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Per loro è <i>O anemós</i>, il vento. Che in estate soffia da Nord. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Però per farci contenti usano Meltemi come insegna dei bar e dei ristoranti, hanno capito che funziona. Marketing dell'istinto. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Urla, il bastardo. E se provo a parlarci come faccio sempre mi dice <i><span style="color: #666666;">"o che tu vuoi, bischera, sei arrivata proprio al limitare del mio scivolo..."</span>. </i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Urla e scalcia. E io aspetto. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Una guerra dei nervi che ormai conosco bene. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Da questa piccola e valorosa isoletta di Psará, puntare a nord prevede molte miglia e onde maestose. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Gioco a scegliere la rotta NE o NW e mentre faccio questo gioco, le raffiche sulle bandiere sul molo cantilenano ora NW ora NE a farmi dispetto. </span></div>
<br />
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Aspetto, si stancherà.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-85360167981920247622017-06-26T12:01:00.000+02:002017-07-03T12:05:42.176+02:00Rinìa, paradiso part time.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikfg0gzuJlrG0V1Em43mDwnCBRgF5JWl0MiTY4h6Co7Mmd12ZiyRdYBW_vWiY-g5Gh7JWLoNak6QylGymYeI-mB_C7GchQ0NbAN3bDKNUuV8LoF7no7aepnIeffQ091oA7ODoqXgjS8iNN/s1600/Rinia_DJI_0438.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikfg0gzuJlrG0V1Em43mDwnCBRgF5JWl0MiTY4h6Co7Mmd12ZiyRdYBW_vWiY-g5Gh7JWLoNak6QylGymYeI-mB_C7GchQ0NbAN3bDKNUuV8LoF7no7aepnIeffQ091oA7ODoqXgjS8iNN/s640/Rinia_DJI_0438.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;">C</span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">i sono isole e baie che con il passare degli anni ritrovo immutate, quasi fosse passato un giorno dall'ultimo ancoraggio invece di anni. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">In alcune, addirittura, mi è capitato di incontrare di nuovo la stessa barca, unica e solitaria come la nostra; ci si saluta a distanza e ci si riconosce anche grazie all'impaginazione nel contesto.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Altri luoghi, invece, stanno cambiando. Quasi mai in meglio, quando non sono cambiamenti fatti dai Greci ma figli di un'occupazione che chiamano turismo e libero mercato.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">L'isoletta di Rinia, sorella selvaggia della mondana Mykonos e della solenne Delos con cui vive a braccetto, l'abbiamo scoperta 6 anni fa. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Un'isola che vorrei brevettare, costruire in serie e spargere qua e là sulla rotta del mio viaggio, laddove serve, per spezzare la navigazione. Ha infatti una conformazione tale da eccitare le fantasie dei naviganti: frastagliata, collinare e con profonde insenature ai 4 punti cardinali che permettono all'isola di offrire riparo da ogni vento.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La mia preferita è la cala a Ovest, nel punto in cui Rinia ha un istmo strettissimo che la separa dal golfo orientale. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">In fondo, una piscina rettangolare di un turchese perfetto. </span></div>
<br />
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ci abbiamo passato giorni e giorni, con tutte le condizioni di vento, in tutte le stagioni e in perfetta solitudine per anni. Questo paradiso al centro mitologico dell'Egeo e a un passo dalla Mykonos popolare e emblema di una Grecia che non è più Grecia, era fino a poco fa totalmente ignorato dal turismo. Negli ultimi anni questo privilegio lo abbiamo perso. La mia piscina resta mia dal tramonto all'ora di pranzo, dopo diventa l'inferno. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5ROAHZTB8ThsdGGo8J63yODLylwfogtmdJVLUBGFxcCyrs0MfQSpl6gQHRvXoqfBEt2Ihpl7TQluUyXG_pmFQeMmorF6vVK7bPXN9JgVU0ZxWFzqp4RXVbyRhPdJqF-u8tNfjFJqETc5u/s1600/Rinia_DJI_0441_44.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1275" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5ROAHZTB8ThsdGGo8J63yODLylwfogtmdJVLUBGFxcCyrs0MfQSpl6gQHRvXoqfBEt2Ihpl7TQluUyXG_pmFQeMmorF6vVK7bPXN9JgVU0ZxWFzqp4RXVbyRhPdJqF-u8tNfjFJqETc5u/s400/Rinia_DJI_0441_44.jpg" width="317" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Intendiamoci, è sufficiente spostarsi di 500 metri per galleggiare sullo stesso paradiso, solo di un tono meno turchese, dove, nonostante uno spazio ben più ampio, si resta completamente soli. Una commiserevole lingua di terra fa da quinta e chiude la vista allo scempio. E ti metti in una confortevole anticamera, in attesa che gli "elementi innaturali" compiano il loro corso. L'assenza totale di campo telefonico, così come di una taverna, infatti, unitamente al richiamo irresistibile della Mykonos da bere, creerà dalle 18 alle 19 un esodo che neanche sulla Pontina in un sabato di luglio.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Lo sappiamo, e coraggiosamente, aspettiamo l'avvento. Due atteggiamenti diversi a bordo: io tendo alla fuga già all'arrivo della prima barca, Giovanni invece resiste, con un masochistico desiderio di assistere a quella che sarà una bagarre nautica, una lotta all'ultimo metro quadro di turchese tra yacht di solito sproporzionati per il contesto, anzi, sproporzionati a prescindere. Masochistico ma anche sadico: vuole che l'assalto sia terminato prima di lasciare il posto migliore, creando così nuovo scompiglio e mescolando nuovamente le carte del gioco.<br />Facciamo come vuole il comandante. Il primo ad arrivare, alle 13 in punto, è una barca a vela grande come la nostra ma decisamente più affollata di una famiglia rumorosa ma accorta e non molesta. </span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn4Zag8GP7LBJLq3CS6Z4XwM-ZhwMYQcucRnwrs9XRGDWYiaK5Rt_GnxnA209SfHzAsWJY4Rjp8hhzZNRncKhB1dPJrStStxwLQb8MF8TxXjncCNc68Eh2qpuHQncxaO6lsA39qfBt_luH/s1600/Rinia_DJI_0428_29.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="849" data-original-width="1600" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn4Zag8GP7LBJLq3CS6Z4XwM-ZhwMYQcucRnwrs9XRGDWYiaK5Rt_GnxnA209SfHzAsWJY4Rjp8hhzZNRncKhB1dPJrStStxwLQb8MF8TxXjncCNc68Eh2qpuHQncxaO6lsA39qfBt_luH/s400/Rinia_DJI_0428_29.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Poi un super motor yacht di una cinquantina di metri, all black incluse le finestrature. Strana musica ad alto volume, non so se techno, house o cosa altro, insomma mi hanno detto che è musica, pensavo a un martello pneumatico sottocoperta. Dà ancora e chiude trasversalmente la cala andando a mettere cime a terra. 2 moto d'acqua sono già armate in plancetta, gente annoiata passeggia sul ponte con l'aria di chi si è appena svegliata. Non è carino guardarli ma non posso farci nulla, hanno preso il posto del mio orizzonte. Spengono la musica, ma è solo per cambiare disco, credo...., in realtà mi sembra identica a quella di prima. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Io sono già al terzo <i><span style="color: #666666;">"Vabbe', andiamo?"</span></i>.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Poi un paio di gommoni e un barchino, ci superano e vanno laddove il fondale permette solo a un senza pinna di andare. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Un catamarano di 60 piedi ci punta, anticipato dal suo tender con a bordo uno che indica dietro di noi, non ha pinne vuol fare il gommone. Mi passa accanto a 6 nodi, ma poi pensa di non farcela, non sembra pratico perché in realtà ce la farebbe benissimo. Una bella marcia indietro sempre a 6 nodi e riguadagna quel luogo verso mare dove sarebbe cortese sempre buttare l'ancora quando si arriva dopo. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Sono al settimo <i><span style="color: #666666;">"Vabbe', andiamo?" </span></i>e alla fine il Comandante cede sul mio desiderio di nominare il fortunato di oggi, l'ultimo arrivato, un Hanse di 55 piedi, che aggressivamente ci viene incontro, deciso a trovare l'introvabile ultimo spazio. Lo sguardo del timoniere mi dice <span style="color: #666666;"><i>"non mi fermerai, so che posso farcela e comunque lo farò"</i></span>. Si aspetta battaglia, io invece gli sorrido, alzo una mano in segno di saluto e compio quel piccolo gesto emblematico che renderebbe mansueto anche Sandokan: apro il gavone dell'ancora e prendo il telecomando. Una decina di braccia a prua della barca, come fossero aghi di una bussola, puntano all'unisono su di me. Gridolini estasiati di <i><span style="color: #666666;">"She's leaving!!!!"</span></i> che supera in giubilo persino quello dei miei genitori quando me ne andai di casa.<br />E poi, saluti entusiasti, amore puro tirato a braccia, per quello che prendono come un gesto di generosità ed è invece solo spirito di autoconservazione.<br />Fate con comodo, io aspetto fuori, tanto resistete poco, lo so.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-3159681772531711012017-06-25T12:18:00.000+02:002017-07-03T12:19:25.403+02:00La rotta del bordo migliore.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioY6Lshihvi5pJFIL0jJH_BkfDtaRQIQqlmWWoIPnDeSPaUARiIolsOBFM9MiGZQHRvjCqYnHGtDfWcj2FTgu9ep-RvAaoLXO1Y21ERN2ca96Gnz5ggTaKe3r91wauNpzmbHVC00w1U1it/s1600/19424227_10211634663895906_1605618595425054734_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="490" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioY6Lshihvi5pJFIL0jJH_BkfDtaRQIQqlmWWoIPnDeSPaUARiIolsOBFM9MiGZQHRvjCqYnHGtDfWcj2FTgu9ep-RvAaoLXO1Y21ERN2ca96Gnz5ggTaKe3r91wauNpzmbHVC00w1U1it/s640/19424227_10211634663895906_1605618595425054734_n.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">P'acá y p'allá all'ancora sotto il monatero di Xrisopigi, Sifnos.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sono almeno due anni che il mio viaggio non ha più una meta, laddove la meta è un posto nuovo da raggiungere, perché abbiamo esaurito in questo fazzoletto di mare le isole da scoprire. Tutte sono ormai già raggiunte e anche già toccate più volte.</span> </div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Mi sento sempre chiedere <i><span style="color: #666666;">"ma non sei stanca della Grecia? Non hai voglia di altri mari?"</span></i><br />
No.<br />
È casa mia, sono fedele. Viaggio non per dire di esserci stata ma per stare. È poco avventuroso? Fa poco viaggiatore? Pazienza, problema di altri, non mio.<br />
Non ho medaglie da cercare, né bandierine da piantare.<br />
Fatto sta, però, che quando non c'è un luogo da scoprire, manca una meta. Ci si perde intorno, si va dove si vuole.<br />
È un po' indolente, un po' dispersivo.<br />
Impone, comunque, di trovare una linea guida, un principio di fondo che conduca i tuoi passi.<br />
Il viaggio di quest'anno avrà la sua traccia: sarà la rotta del "bordo migliore a seconda del vento che c'è".<br />
Da Milos, pensavamo di andare verso Astipalea, passando attraverso la caldera di Santorini e fermandoci qualche giorno a Anafi, a risacca piacendo.<br />
Ma si prospetta una settimana di calma di vento qui in Egeo. E quando il vento calma si risale, per sfruttare quel poco che arriva d'inerzia da nord. Rotta NordEst quindi, a cercare il vento. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Le isole che tocchiamo son quelle che stanno sulla bolina. <br />Da Milos, Sifnos, poi Antiparos, ora a Rinia dopo aver acchiappato un meltemi timido a Mykonos e nei prossimi giorni a Ikaria. Regalandoci quegli ancoraggi di solito impossibili e godendo di queste piccole novità .<br />
Sempre che il vento non cambi idea, in quel caso la cambieremo con lui.<br />
Non avere appuntamenti è il lusso più bello che puoi avere per mare. Subito dopo quello del non sapere che giorno o che ora è.<br />
Si chiama libertà ed è quella vera.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-76449121456073340832016-11-01T13:23:00.000+01:002016-11-22T13:52:11.127+01:00Back home.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPYNAbUSsKVjPqFTr_21FCUaQK-sP5m8efMaQ3T1jDXPUDb9PUQi42QOhYkuGip8BqsxGpEP5gwdgX_NSc3YwMnKEYriVIs4vRBgj21jjMSOVjH4CztyBJ5Xzp7ZYcPkUlZHGT2IAtMZ52/s1600/14907227_10209473979000134_2216417594714645482_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPYNAbUSsKVjPqFTr_21FCUaQK-sP5m8efMaQ3T1jDXPUDb9PUQi42QOhYkuGip8BqsxGpEP5gwdgX_NSc3YwMnKEYriVIs4vRBgj21jjMSOVjH4CztyBJ5Xzp7ZYcPkUlZHGT2IAtMZ52/s640/14907227_10209473979000134_2216417594714645482_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ogni anno è allo stesso tempo più naturale e più contro natura. Il lungo viaggio che mi riporta a casa aiuta come sempre a stemperare il distacco, ormai una dolce via crucis di piccoli appuntamenti consolatori. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Saltata la mia tappa preferita, Crotone, per meteo infausto nello Ionio, abbiamo ripercorso la lunga via dei tre tirreni facendo sosta in luoghi amici, da Vibo Marina con il caldo abbraccio del <i>marina del Carmelo</i> a Gaeta, poi una breve sosta notturna in quel porto mai costruito a Fiumicino e su, molto tranquillamente fino a casa. Miglia dopo miglia, guadagnando cellule epiteliali difensive per un ritorno che, ogni anno di più, è strano e faticoso. Ma è colpa mia, non del mondo. Quando scegli di chiamarti fuori poi sei effettivamente fuori. <br />
Un ritorno prudente e fortunato, con un po' di vela leggera e anche parecchio motore, scegliendo di fermarsi nei giorni cattivi perché il tempo e l'essere liberi da un bisogno idiota di eroismo ti insegnano ad aver più cura della tua barca che dell'avventura. Ché le avventure lasciamole ai grandi, sia in mare che a terra, impariamo a riconoscere gli eroi in chi fa qualcosa di davvero importante, possibilmente non per se stesso ma per gli altri. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E non siamo noi. E non ne vedo in giro.<br />Questo sarebbe il momento dei numeri, miglia trascorse, giorni passati in mare, nodi di vento, isole toccate.... Ma non ho voglia di contare, né mi appunto cose che fanno numero.<br />
Suono confusa, lo so, è normale. Sono realmente confusa ogni volta che rimetto piede a terra e riprendo contatto con essa. Abbiate pazienza. Si apre davanti a me la stagione in cui restituire. Tentare di essere figlia, amica, zia. <br />
Tentare di essere all'altezza e non è facile. Mediare tra il bisogno di fuga e di solitudine e il dovere. Confrontarsi coi sensi di colpa. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E cercare con disciplina e umiltà di produrre qualcosa. Scrivere, ma forse non di mare. Lo fanno già in troppi ormai e quel che leggo, sinceramente non mi piace, mi atterrisce il pensiero di produrre qualcosa di simile senza neanche rendermene conto.<br />
Scrivere è vita per me, da quando ho imparato a farlo, la miglior terapia del mondo per chi non sa tenere un pennello in mano. <br />
E fare elenchi. E ascoltare. E, soprattutto, trattenere il fiato e aspettare. Guardando il mare che per fortuna mi tengo sempre addosso. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Buon vento a tutti. In mare, a terra, ovunque viviate.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-22386784293168342902016-10-24T13:03:00.000+02:002016-11-22T13:48:15.092+01:00A Vibo Marina a far scorrere i giorni.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin8CGh83HYfIZVpRN8Kdsn7MOnwGljxwg_f2ll056JjD6Gf8KigyD8sNmr5YiOlUxq4cLBZIVjseyetOOhmX7wxyAah7-DwbMbT-0CJ69mSTFfghQI8WQaXJEcsIGrHaxgp8OBt1RjxESU/s1600/IMG_5321_2.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="448" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin8CGh83HYfIZVpRN8Kdsn7MOnwGljxwg_f2ll056JjD6Gf8KigyD8sNmr5YiOlUxq4cLBZIVjseyetOOhmX7wxyAah7-DwbMbT-0CJ69mSTFfghQI8WQaXJEcsIGrHaxgp8OBt1RjxESU/s640/IMG_5321_2.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">414. In tanti ne sono arrivati l'altro giorno portati da una nave soccorso della Croce Rossa. </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il più piccolo ha 4 giorni soltanto. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">È il quarto sbarco di quest'anno a Vibo Marina, vengono portati qui quando l'affluenza nei punti più vicini al recupero, in Sicilia o in Calabria ionica, è arrivata alla massima saturazione. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Nel sabato del villaggio di uno strano ottobre molto estivo, cittadini, forze dell'ordine e emigranti si mescolano senza mescolarsi sul lungomare di Vibo. Divisi da un cordone di transenne e strisce di plastica bianca e rossa, improvvisato velocemente. Eppure tutto, nella sua infinita tristezza, sembra a noi di passaggio, così naturale da far pensare che sia un fenomeno assai più frequente.</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Vengono dall'Africa, vari paesi, sono uomini, donne e bambini. Sono tanti, apparentemente in buono stato fisico. Alcuni vengono accompagnati dai volontari in delle tende tirate su velocemente, forse per fare un controllo medico. Dalle transenne i vecchi del luogo chiedono <i>"sta bene?"</i>, <i>"e il bambino?" </i></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">C'è un'unità di decontaminazione, ma non sembra se ne faccia uso. </span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Mi fermo a guardare da oltre quelle transenne che mi posizionano di fatto nella parte del mondo dei fortunati. Come sempre. Non per meriti ma per casualità di nascita.</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Devo ricordarmelo, ogni giorno. </span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Mi colpisce la loro quiete, forse figlia della stanchezza o del lungo viaggio. O della rassegnazione. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Da lontano sembra una scolaresca di bambini, seduti a terra, in fila ordinata, con un foglio in mano. Assumono tutti la stessa posizione, seduti con le gambe piegate davanti, qualcuno ha la testa poggiata sulle ginocchia, forse cerca di dormire, ma i più guardano avanti, seduti tutti alla stessa maniera. Fermi, composti, guardano avanti a loro senza forse guardare nulla, senza parlare tra loro. </span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">A gruppi di una decina si alzano a chiamata, si mettono in fila. Ricevono un paio di pantaloni e una giacca a vento grigi, quasi tutti indossano questi abiti supplementari, forniti per dare loro semplicemente il conforto di qualcosa di più caldo di ciò che hanno addosso ma fa impressione vederli lì in fila ordinata, in divisa, salire sui pullman che li porteranno altrove. Fa impressione a me, perché alla mente questa scena richiama brutte immagini del passato che letteratura e cinematografia ci hanno insegnato a chiamare deportazione. Ma è solo un collegamento istintivo. </span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ho visto tutt'altro. Ho visto uomini collaborare per salvare delle vite, ho visto mani che toccavano altre mani, sorrisi che rassicuravano, braccia che accompagnavano. Ho visto ciò che è naturale vedere che combatteva ciò che è mostruoso vedere. </span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ho visto l'accoglienza. Nei fatti invece che nelle parole. Ed era così chiaro che non c'è altra forma possibile, solo questa. </span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ho visto organizzazione, efficienza. Quella che in Grecia non hanno, non possono avere e alla cui mancanza sopperiscono con la sola umanità. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ma il risultato, seppur diverso, è lo stesso: l'uomo dà una mano all'uomo, senza chiedere perché. Ed è bello.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-1287087084245497992016-10-16T00:37:00.000+02:002016-11-22T13:47:51.152+01:00L'attesa.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKyTLSfzkMyuV6eumX7Rpkyxe6KxaDdJu9TdYb8Djylpkqop0GhlY61SZcXt2ZRletzgxQfi5m8J2z4DlN-6y47BpW1Rp0DOvpk3PJwMJLc1WbUws1msz9RgDSFCgSPEPW5QJ_d8-6wT09/s1600/14721675_10209285655132155_2743137229720155516_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKyTLSfzkMyuV6eumX7Rpkyxe6KxaDdJu9TdYb8Djylpkqop0GhlY61SZcXt2ZRletzgxQfi5m8J2z4DlN-6y47BpW1Rp0DOvpk3PJwMJLc1WbUws1msz9RgDSFCgSPEPW5QJ_d8-6wT09/s640/14721675_10209285655132155_2743137229720155516_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Questa parte del viaggio è fatta di attesa. Arrivi al lembo occidentale di questo ionio greco e aspetti le condizioni ideali per passare dall'altra parte di questo piccolo mare che per me è come l'oceano. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ci sono spesso arrivata in corsa, coi minuti contati per volare di là. E il tempo di attesa era troppo breve. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Stavolta no. Arrivo ai blocchi di partenza e aspetto il tempo giusto. La finestra buona sembrava quella del 13 e 14 ottobre ma la forte instabilità ci ha convinto a rimandare, sperando di non sbagliare. Perché anche ad aspettare si può sbagliare. Si può sbagliare sempre e questo ti mette - no diciamo che mi mette - un filo di ansia addosso. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Da una settimana la meteo ci dà costantemente una buona finestra per lunedì, non ha mai cambiato idea in tutta la settimana, speriamo non lo faccia ora. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Nel frattempo, casa è stata Itaca, un'Itaca vivace nelle ionie di ottobre rese alta stagione dal charter nautico low cost di ottobre tanto caro ai nord europei. Vantaggi e svantaggi di un po' di affollamento, quello a cui noi non siamo abituati. Ma in questo periodo fa piacere vedere barche per mare, quindi il saldo è a favore dei vantaggi. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Poi c'è sempre il sabato, giorno in cui i charter sono fermi per pulizia barche, e a terra senti di nuovo parlare greco, in banchina solo gente che come te ha scelto il mare come vita, ci si sorride, ci si chiede dove si è diretti. E stamattina a sorpresa troviamo Kosta in banchina, il re di Galaxidi dove ha uno shipchandler incredibilmente fornito, un albergo, un forno e chissà cos'altro. Sta trasferendo un Beneteau 54 con sua figlia e ci offre un caffè.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Kosta ci racconta di trombe d'aria intorno a noi nei giorni scorsi, una a Mesolonghi, una a Zante, negli occhi ho quella di Genova e di Napoli di ieri. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Si tende il filo di ansia, leggera leggera, ma sempre lì, a ricordarmi che tutto è un equilibrio precario. L'ho scelto io, non mi lamento, ma in un'epoca in cui la paura si rifiuta io me la tengo stretta addosso e quando poi mi sento di nuovo al sicuro sento che la paura è una bella coperta di lana, ti ricorda costantemente che la vita è bella e non è un compito da poco.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">340 miglia davanti fino alla prossima sosta, per alcuni sono nulla, roba da fare ad occhi chiusi e con la mano sinistra. Per me sono sempre la tratta più lunga che faccio, quindi il mio personale oceano. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La voglia di arrivare, sanerà la nostalgia crescente di questo Paese che ho nel cuore, compenserà il rimpianto in un gioco ormai noto di equilibri della mia bilancia di vita. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Auguratemi buon vento e soffiate piano, nella giusta direzione.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-17999935280786752782016-10-10T00:32:00.000+02:002016-11-22T13:47:28.692+01:00Itaca, Vathi. E i déjà-vu<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN3VmSU_h5GDoIOQ6EWaELcS4FV9CStFUvgdyZNDRgdprY-E80EtPTuX-jdhWibUn2mF_Ry96XaWZcgQhNLHDH8GiO7F7Njnmp0cWqAL8FlnhKVMdyAhPwle9sdLhAZ4ny1oMYPmZFhhfz/s1600/14606516_10209236679267789_4079979013787450763_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN3VmSU_h5GDoIOQ6EWaELcS4FV9CStFUvgdyZNDRgdprY-E80EtPTuX-jdhWibUn2mF_Ry96XaWZcgQhNLHDH8GiO7F7Njnmp0cWqAL8FlnhKVMdyAhPwle9sdLhAZ4ny1oMYPmZFhhfz/s640/14606516_10209236679267789_4079979013787450763_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">C'è qualcosa che ti porta a tornare sempre negli stessi luoghi, a un certo punto del viaggio. Eppure pianifichi di non farlo, perché del poco che resta di non fatto, hai quasi bisogno. Meganisi, l'isola sempre sfiorata, toccata una volta per una breve sosta, ma per lo più lasciata sfilare ora a dritta ora a sinistra era l'isola in cui volevamo fermarci oggi. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il molo dotato di corrente, come confermato dagli amici, era un'attrazione in più in giornate come queste in cui i pannelli solari restano a dormire. E poi la bottiglia di bianco messa in frigo da Filippo che ci aspettava lì con il suo Morgana, il suo amico chef che preparava manicaretti per noi. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E invece no. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Alla fine, quando non decide il vento, decide il cielo, anzi direi che il cielo è in certi casi più autoritario del vento. Verso nord, all'improvviso un muro nero, lampi educati ma decisi rischiaravano a tratti un'orizzonte comunque privo di visibilità. A ovest su Itaca, un chiarore maggiore, qualche sprazzo di azzurro in cielo. Come un richiamo. Lo sappiamo che arriverà pure lì, ma in queste situazioni e in questo tratto di mare staccarsi dal continente regala più possibilità. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ma non è nemmeno questo il vero motivo. Torni nei luoghi che conosci più facilmente di quanto vai a trovarne di nuovi, in questa stagione. Torni nei luoghi che son già stati base della traversata di ritorno, come un ticket da prendere, come un commiato necessario. È rassicurante, consolatorio e confortante. Come una tazza di tè caldo tra le mani in un autunno che, contrariamente a quanto mi ostino a pensare non ha affatto deciso di rinunciare al suo ruolo. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ovviamente, appena cambiata la rotta ha diluviato, lampeggiato e tuonato sopra di noi, davanti a noi e fino al nostro arrivo. Ma poi ha smesso, dispettoso cielo, e ci ha restituito i colori. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Chissà, magari domani torna l'estate, me la porta l'arcobaleno.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-17490082164461934242016-10-08T00:29:00.000+02:002016-11-22T13:47:11.599+01:00Corinto con ansia.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpvpAFS4pgzOT8Khnz19ALPFdq8eXRQ6y3baqMBHDpFlZZZmWPVc1Qq7J7jRomunpc9o8JTjMtow9m9Q4wIyd6dBvAPKLTSlVaEfAkyjTCiRI9_nUNiZNFRdaJnR_whbix0DqbLrkIXC2C/s1600/IMG_5102.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpvpAFS4pgzOT8Khnz19ALPFdq8eXRQ6y3baqMBHDpFlZZZmWPVc1Qq7J7jRomunpc9o8JTjMtow9m9Q4wIyd6dBvAPKLTSlVaEfAkyjTCiRI9_nUNiZNFRdaJnR_whbix0DqbLrkIXC2C/s640/IMG_5102.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">L'ottavo passaggio nel canale di Corinto l'ho amato meno degli altri 7. </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Cioè no, non l'ho amato per niente. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Arrivati al molo, l'addetto alla riscossione del pedaggio si scusa e mi avvisa che dovremo aspettare un'ora/un'ora e mezzo per passare: la grande nave cargo che abbiamo appena visto entrare sta dentro il canale come quando dimagrisci mezzo chilo e i vestiti ti stanno un filo più larghi. Mezzo chilo, non 3 chili. Insomma qualche centimetro a destra e qualche a sinistra, procede molto molto lentamente. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Dopo solo 40 minuti ci danno il via a passare. La nave è ancora lì nel canale davanti a noi, un puntino. Ma è un puntino che aumenta di dimensione ogni secondo che passa. Va indietro? No, ovviamente siamo noi che procediamo. Ora, una barca a vela non ha un freno a mano, ma soprattutto in un canale stretto e con un bel venticello allegro, ha bisogno di una certa propulsione per mantenere il governo. Oltre al fatto che un motore ai minimi giri per 3 lunghe, lunghissime miglia, non ti fa stare tranquillissimo. A quanto andrà quella maledetta carretta? Non posso saperlo ma sembra ferma e diventa parecchio più vicina ogni secondo (appurato che non aumenta di dimensioni). </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">A bordo, il carattere dei singoli esce fuori: il comandante procede a 4 nodi sulla base della filosofia "poi si vedrà", io suggerisco di mantenere una velocità che permetta di assistere ad una crescita della nave più naturale e meno "time lapse", meno effetto kojanisqaatsi per intenderci. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Come al solito, il compromesso vince: poco sotto i 3 nodi procediamo chiedendo al nostro motore di essere comprensivo e clemente. La maledetta continua a crescere ma più lentamente. Non voglio pensare a cosa succede se il suo incedere di precisione sbaglia di qualche centimetro, fare manovra è impossibile, tenere il governo in retro mi sembra peggio. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Dietro di noi, la motonave turistica si tiene parecchio distante. Furba lei, con due motori...</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ma alla fine va tutto bene, la nave non si incastra, la distanza resta giusta e il canale di Corinto più lungo della mia vita finisce. Dall'altra parte 36 barche in attesa di passare... 36, mai viste più di 5 o 6 in questa stagione.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-74732773947496446242016-10-07T00:23:00.000+02:002016-11-22T13:46:52.310+01:00Eccomi, sono lì sotto.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfuEBc-QtEOxD7LBuoGWBBJKy7kCVo7jRIaTNRic-H-AfHff7lwU6heECMLJbGri8cd_Qj-jJzZapyxnlhUx8INOZxosyCn8tEoKSmAnBZATSAi1v4JJiGELhNcQlj3IQxhxKWiykpRQxZ/s1600/14517424_10209211009746067_647712934175651906_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfuEBc-QtEOxD7LBuoGWBBJKy7kCVo7jRIaTNRic-H-AfHff7lwU6heECMLJbGri8cd_Qj-jJzZapyxnlhUx8INOZxosyCn8tEoKSmAnBZATSAi1v4JJiGELhNcQlj3IQxhxKWiykpRQxZ/s640/14517424_10209211009746067_647712934175651906_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ogni stagione ha i suoi luoghi, ogni perturbazione i suoi rifugi. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Un giorno, qui, ci passerò un intero inverno. Il borghetto di Galaxidi ti accoglie con quelle cose che per chi vive a terra son magari nulla, per chi sta per mare sono casa. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Un moletto dove l'ormeggio non si paga, una colonnina di acqua e corrente offerta gratuitamente dal comune, il bar davanti alla barca con un Wi-Fi e Andreas. Andreas è l'uomo del diesel, non serve chiamarlo perché a una certa ora lui arriva con la sua piccola autobotte. Ci riconosce, ci saluta con affetto, capisce che siamo sulla via del ritorno e dice <i>"tornate il prossimo anno, sì?"</i> Perché anche lui ha le sue certezze da rassicurare. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Facciamo il pieno: 137 litri per 155 euro (1,13 euro al litro) e forse capisce che siamo arrivati col serbatoio a meno di metà per far rifornimento da lui. È felice, non sa l'inglese Andreas, uno dei rari casi in Grecia, ma ci si capisce lo stesso. Però, nel dubbio che non abbiamo compreso la sua gioia di vederci, fa un salto in pasticceria e torna con un chilo di dolci di cui ci fa omaggio. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Poi mi chiedono perché questo è il Paese più bello del mondo. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Per la gente, prima di tutto, e poi per i luoghi, specchio fedele della loro anima immutabile. E la pioggia, seppur copiosa, non ci bagna neanche un po'.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-34231956748538289852016-10-03T00:18:00.000+02:002016-11-22T13:46:38.315+01:00Gente di mare.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNpVknkRlPglF066WtM8F2dyzThmMWWc-UEpEJUpygF-4WMVorGK-2ZmujnD6CZ5KydDBU2Dp7jmECXIamnK45lsHY1z3yCFrVY-zJ-MxHd1mOnV8RwLfPC7PBtSewvKyGNxhAMwyxjJvG/s1600/IMG_5015.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNpVknkRlPglF066WtM8F2dyzThmMWWc-UEpEJUpygF-4WMVorGK-2ZmujnD6CZ5KydDBU2Dp7jmECXIamnK45lsHY1z3yCFrVY-zJ-MxHd1mOnV8RwLfPC7PBtSewvKyGNxhAMwyxjJvG/s640/IMG_5015.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ogni tanto mi sento anche io "gente di mare", mi monto la testa perché sto su una cosa che naviga e me ne vado bighellonando per acqua salata per la maggior parte della mia vita. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Mi sento gente di mare perché respiro salsedine, poi però se si guasta il dissalatore divento nevrotica come Sally se le si rompe l'arricciaboccoli. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Mi sento gente di mare perché mi capita di prendere burrasche ma non sono obbligata a farlo e se lo so in anticipo posso evitarla.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Poi passeggio su un molo in un pomeriggio d'autunno e rimetto i piedi per terra. Perché vedo gente di mare, quella vera, quella che il mare non lo ha scelto, le è capitato e se lo tiene. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Estate e inverno, giorno ma soprattutto notte. E delle burrasche che prende non ha tempo di scriverne. Gente che esce in mare per prendere pesce e qualche volta va bene, ma più spesso va male. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E anche quando va male, mentre è lì a riparare la sua rete gialla e a sperare che stanotte sia la notte buona, vede una barca a vela entrare in porto con bighellonatori che si sentono gente di mare, molla il suo lavoro e viene a prenderti le cime. </span></div>
<div class="p1">
</div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Che il cielo ti protegga, pescatore. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E gli dei dell'Olimpo siano con te, anche stanotte.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-128823057949645332016-10-01T00:12:00.000+02:002016-11-22T13:46:13.860+01:00Le solite incertezze.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="p1">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6Hf-8PModJiLkjhhy-YX2oePxA1LkcQjLXKpFZgb0HgodTTiKTsrUe7gC3PFQqzCyRza9l5wUuX-d0Ej8ZWQ80_z0ihdGr_h2B2mTLn8D543myoaiR1hT0x4THtySZC-rsmNBXwOyBfmp/s1600/IMG_5052.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6Hf-8PModJiLkjhhy-YX2oePxA1LkcQjLXKpFZgb0HgodTTiKTsrUe7gC3PFQqzCyRza9l5wUuX-d0Ej8ZWQ80_z0ihdGr_h2B2mTLn8D543myoaiR1hT0x4THtySZC-rsmNBXwOyBfmp/s640/IMG_5052.JPG" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Dove si passa, quest'anno, di grazia?</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Al solito, balliamo tra una rotta e l'altra. Decidere se sia meglio fare capo Maleas e lo ionio a salire o costeggiare il Peloponneso orientale e passare Corinto, è l'attività principale di questa fase del viaggio. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Neanche le distanze aiutano: da Milos a Itaca, una via e l'altra si differenziano per poche miglia. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Le previsioni meteo che quest'anno si sono evidentemente dedicate all'astrologia, si divertono a prenderci in giro, facendoci capire che, forse, saranno rispettate nelle 24 ore, oltre questo limite conviene chiamare casa e sentire se alla mamma fanno male le ginocchia. Il nuovo posizionamento dei siti meteo sembra concentrarsi su un unica promessa: vivi alla giornata, del domani non v'è certezza.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E così facciamo. Per oggi, per ora, va di lusso: 10 nodi di vento, bolina larga, prua su Monemvassia.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-62498368897022835962016-09-28T00:06:00.000+02:002016-11-22T13:45:57.931+01:00a Poliegos, a litigare col Meltemi.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBaZqzpniI0_NAQ3rckpcrVs8oiFxNYLnkpEnL-S8HwzGP_0reKT0Kd4jSYGgMex0EiJy9UIRh4f61kHDI4JmujpI4Dyv4B0ImK9mGjjM5DFCTF5EQKOGAAouD2iVFw_1k6lwYlNrUnU0x/s1600/14462757_10209132659027348_6483786956073938994_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBaZqzpniI0_NAQ3rckpcrVs8oiFxNYLnkpEnL-S8HwzGP_0reKT0Kd4jSYGgMex0EiJy9UIRh4f61kHDI4JmujpI4Dyv4B0ImK9mGjjM5DFCTF5EQKOGAAouD2iVFw_1k6lwYlNrUnU0x/s640/14462757_10209132659027348_6483786956073938994_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Vento bastardo, io con te non ci parlo più.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Quest'anno volevo un settembre settembre. Con te che fai le valigie e vai a dormire, che con un ultimo assolo esaltato fai l'uscita di scena trionfale dicendomi <i>"ti ripiglio, tanto ti ripiglio"</i> e dandomi appuntamento al prossimo anno.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Quest'anno, dopo una rotta difficile, volevo un settembre di calma. Oddio, lo voglio sempre un settembre di calma ma quest'anno lo volevo di più. E sai che c'è? Me lo meritavo! </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ma tu la meritocrazia non sai che è, te ne freghi tu del curriculum vitae et stagionis. Volevo quel mare a specchio e quella terra che si trattiene il calore addosso, quell'aria immobile e quelle giornate miti con il cielo ritagliato nel cartone e quelle nuvole basse a ricordarti che comunque è settembre, non luglio, ma a ricordartelo in modo materno, gentile. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Volevo l'acqua calda del mare di settembre che ha accumulato il sole nei mesi estivi e lo rilascia lentamente con la delicatezza di una musica lieve. Volevo l'aria frizzantina, sì, quella che ti fa dire <i>"certo si sente che è settembre"</i>, non l'aria artica che chissà dove hai preso e mi stai portando a casa. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Volevo lasciare l'Egeo con rimpianto, come sempre, non tentare vanamente di fuggirne via. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E ora siamo così, io qui, tu dall'altra parte del monte, senza guardarci in faccia, senza parlarci. E aspettiamo. O meglio, io aspetto, tu non lo so che fai.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Stiamo litigati, Meltemi.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">L'anno prossimo mica lo so se ti saluto quando arrivo. Anzi facciamo una cosa, non salutarmi neanche tu. E comunque, se proprio devi dirmi qualcosa, dimmela alle spalle.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-69005817063569777782016-09-24T00:00:00.000+02:002016-11-22T13:45:37.733+01:00Orizzonti a Paros.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAe8nIYwgud6sIEMkUqa3AaMdLHL3TcR8-Mhznp64zpoKxDMnxm-s48Pq8Itu3q6_3pQ_BXF8iy9yvIXno5nvtz_5SepkSgYMZXZylFELZLSMTrtV64vvBRxDQTijWRXaKPb7DuD_vQaIj/s1600/14446200_10209102155944790_1034796821865618106_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAe8nIYwgud6sIEMkUqa3AaMdLHL3TcR8-Mhznp64zpoKxDMnxm-s48Pq8Itu3q6_3pQ_BXF8iy9yvIXno5nvtz_5SepkSgYMZXZylFELZLSMTrtV64vvBRxDQTijWRXaKPb7DuD_vQaIj/s640/14446200_10209102155944790_1034796821865618106_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>"Lo vedi l'orizzonte?" Ha detto una volta un amico mio.</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>E mentre lo diceva ha indicato con la mano l'azzurro del mare che si stagliava lontano mischiandosi col cielo.</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>"Lo vedo, e allora?"</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>"E allora, a guardarlo da qua, pare che là in fondo ci sta la fine di ogni cosa. Però poi, quando ci arrivi, ti accorgi che non era la fine ma solo l'inizio di un altro orizzonte."</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>"E vabbuò" ho detto io "ma questo è un fatto che lo sanno tutti".</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>"Sissignore, 'o ssanno tutti, ma poi nisciuno s' 'o ricorda".</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<br />
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">(Andrej Longo)</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-12069475742168642072016-09-22T23:58:00.000+02:002016-11-22T13:45:20.860+01:00Shelter, rifugio.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoJazk_lhhW0pzY2HpJLQGg9bwPyr4U13TNSUSinyOxRj2Pv6cBPwAD8NR3ciDY48shmJaukRCkMJPA8f7jhuCelyXWaaZSAh8MqT7PupuxTHxjvI-J41Xo47zPDM71rGUTzip_XbNGoHS/s1600/14449997_10209086453632242_3995006771098061796_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="436" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoJazk_lhhW0pzY2HpJLQGg9bwPyr4U13TNSUSinyOxRj2Pv6cBPwAD8NR3ciDY48shmJaukRCkMJPA8f7jhuCelyXWaaZSAh8MqT7PupuxTHxjvI-J41Xo47zPDM71rGUTzip_XbNGoHS/s640/14449997_10209086453632242_3995006771098061796_n.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ormos Panormos, Naxos.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Quando il meteo ti avvisa in anticipo di una botta di vento significativa, ti metti lì, carta e memoria alla mano a sceglierti un rifugio. Un luogo dove far passare la sfuriata, che tanto poi sarà meno cattiva e ti muoverai comunque, ma quando lo scegli ti immagini lì per diverse giornate, perché enfatizzi le previsioni, di solito già enfatizzate di loro. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E allora ci sono rifugi e rifugi. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">I rifugi classici, quelli frequentati, citati dal portolano, chissà perché visti come una garanzia, quelli a portata di civiltà, con paesino-taverna-bar-minimarket a portata di tender si sa mai nel frattempo scoppiasse la guerra. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Poi ci sono i porti che per me sono l'antitesi del rifugio, luoghi dove fare sosta quando il tempo è stabile e il vento in collusione col cielo non promette sorprese. Perché è vero che puoi ormeggiare in anticipo, dar fondo bene con l'ancora, controllarla, aggiungerne una seconda più corta se serve, controllarne la tenuta e garantirti una buona presa anche col vento al traverso di 30 nodi e passa. Ma è altrettanto vero che non hai la patria potestà su quello che deciderà di ormeggiarsi accanto a te quando le condizioni son diventate cattive, che sopravvaluterà la sua capacità di manovra e sottovaluterà la forza del vento al traverso.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Altro che rifugi, quando il meteo è cattivo, il porto può diventare una trappola e chi vive per mare sa che non è il mare il nemico ma la terra.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E poi ci sono i miei rifugi, quelli dove è più probabile non vada nessuno. Il portolano di solito non li cita o li descrive come <i>"buon riparo dal vento dominante ma ambiente desolato e nessun servizio a terra."</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ed eccomi qui. Noi, qualche pescatore, 3 papere, una chiesetta e un bar stagionale ormai stanco.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E se scoppia la guerra, pazienza. Forse qui non me ne accorgo neppure.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-55184567073770846142016-09-21T23:53:00.000+02:002016-11-22T13:45:05.487+01:00I giorni buoni.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUIAqaQGvbgxGxHgn8YM0erOExoINK_mkCendB85x0zYJyrhMYBe-ALBK4G-MQ1mAdVSktMBhn_uAvgKdQ-NSpibMdve-qnMeZZchVqc6_gl6FysYMIHA9kXRXggw3x4CYDtarYsqH-9Kv/s1600/14344849_10209078086183061_3247429771433679456_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUIAqaQGvbgxGxHgn8YM0erOExoINK_mkCendB85x0zYJyrhMYBe-ALBK4G-MQ1mAdVSktMBhn_uAvgKdQ-NSpibMdve-qnMeZZchVqc6_gl6FysYMIHA9kXRXggw3x4CYDtarYsqH-9Kv/s640/14344849_10209078086183061_3247429771433679456_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Quando la stagione volge al termine, l'Egeo ti regala qualche giorno buono. Pochi, contati, sparpagliati tra un canto del cigno del meltemi e una perturbazione autunnale. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Vento a favore o non vento, sono i giorni in cui navighi e fai miglia su miglia. Se poi la tua rotta non è solo ovest ma anche guadagnare gradi verso nord, allora sei quasi felice di sperperare un po' del tuo gasolio senza avere vento contrario. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Si, qui si naviga anche a motore. E persino senza provare vergogna alcuna. Ho sentito naviganti ripromettersi di non fare rifornimento per l'intera stagione, o vantarsi di un motore superfluo a bordo della loro barca. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il mio invece è ausiliario, quando serve si accende. E aiuta. Gli voglio bene come a un fratello, mi ha salvato più volte. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">D'altra parte, nei giorni in cui sono generosa con me stessa, non penso mai a me come a una velista ma come a una marinaia. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">I giorni buoni come quello di oggi, ti regalano una navigazione diversa, rilassata e piacevole, mentre il dissalatore lavora e tu usi un po' di quell'acqua prodotta per lavare la barca. Una speciale limpidezza, tipicamente settembrina ci ha regalato tante isole da traguardare oggi. Da Astipalea, da cui siamo partiti, ho potuto distinguere Anafi, Santorini, Ios, Amorgos, Iraklia, Skinousa,Naxos, Levitha, Kinaros, Donoussa, Keros e Antikeros, kato e pano Koufonissi, scivolando accanto ad alcune di loro e per ognuna di loro ricordando qualcosa dei precedenti passaggi. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Oggi ho consumato tanto Egeo e ho rimpianto, come sempre, ogni miglio lasciato alle spalle. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ma dopo ogni giorno buono, c'è un treno di giorni cattivi, quelli in cui il vento ti ferma ed è tuo complice nel rallentare di nuovo. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Alla fine, ti dice sempre bene, basta volerla vedere così.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-16211222131790188222016-09-19T23:43:00.000+02:002016-11-22T13:44:47.048+01:00Il viaggio dei ritorni. <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaxynqIB7q27NfoQhooIwr3xD-9FsEB5s1T5t96lgnXF_Y5DuyMF5WmnPZDXn7lkMwkSGDjhVBUW-pCos_L1rWI7NfD8Nn0CnQJiFFmthdDrWXuR7NQOxTwLBvcvLM4gS5g3n5SPC9qrd7/s1600/14344928_10209059667802613_1097602549512536902_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaxynqIB7q27NfoQhooIwr3xD-9FsEB5s1T5t96lgnXF_Y5DuyMF5WmnPZDXn7lkMwkSGDjhVBUW-pCos_L1rWI7NfD8Nn0CnQJiFFmthdDrWXuR7NQOxTwLBvcvLM4gS5g3n5SPC9qrd7/s640/14344928_10209059667802613_1097602549512536902_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La novità di quest'anno è quella di toccare più volte le stesse isole. Vederle così, a distanza di tempo, iniziare a rilassarsi nel ritmo sonnolento del calo di stagione. E, allo stesso tempo, percepire nella stessa location la differenza dell'atmosfera. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">A distanza di un mese, Astipalea è più ferma, più autentica, più silenziosa. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Chi arriva in porto si ferma, il rumore dei verricelli che calano l'ancora è molto più sporadico di prima. Niente più barche charter, in rada nessuno. Sulle barche nessun gruppo, solo coppie o solitari. Gentilezze e cordialità tra compagni di banchina.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">L'isola nel frattempo si prepara all'inverno, di domenica i negozi restano chiusi dopo 3 mesi di lavoro 7 giorni su 7. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Le vecchie tornano fuori dalle case a filare la lana, i bambini non si vedono, forse sono già a scuola. E a me torna la voglia di un viaggio diverso, nella Grecia d'inverno delle piccole isole. Un viaggio via mare ma da fare in traghetto, con gli acrobatici ormeggi di quegli eroi di cui non si parla che sono i comandanti greci. Un viaggio alla ricerca della vera anima di questo arcipelago che forse è meno sorridente di quello a cui sono abituata ma, ne sono certa, altrettanto accogliente. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Un qualcosa su cui mi verrà voglia di scriverci su.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-59669603764346827342016-09-17T23:38:00.000+02:002016-11-22T13:44:11.130+01:00L'ospite tanto atteso.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWZJ7Ozy2MAe_9gW5AHjieSymT2CxNYHzCpOkDcPbj4Q21wh-uPyD4JDqZDU3sud5wwkISIdmu7JTQ8m68DGKPMzulTL_arItAyW8_eQcUQ6oY7IW6TiOg96oIqM_2iA2Bnl1N2QMRER-c/s1600/IMG_4511.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWZJ7Ozy2MAe_9gW5AHjieSymT2CxNYHzCpOkDcPbj4Q21wh-uPyD4JDqZDU3sud5wwkISIdmu7JTQ8m68DGKPMzulTL_arItAyW8_eQcUQ6oY7IW6TiOg96oIqM_2iA2Bnl1N2QMRER-c/s640/IMG_4511.JPG" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">A lei non piace farsi fotografare, proprio come non piace a me.<br />Ha un sorriso grande come l'orizzonte e gli occhi belli, liquidi, pieni di sincerità. È mia nipote, Lisa, 23 anni, una laurea in architettura e una specializzazione da fare. Ha visto più mondo di quanto io ne vedrò mai ed è venuta con noi per una decina di giorni, con il suo zaino in spalla e quell'aspetto da bambina che ti fa credere impossibile possa muoversi così, da sola, senza essere affidata alla tutela di qualcuno.<br />Ho visto il mio mare coi suoi occhi e gli ho detto grazie di essere così magnifico. Ho visto i miei luoghi del cuore ritrovando attraverso lei lo stupore che avevo 6 anni fa e che oggi non ho più.<br />Alla bellezza si fa l'abitudine, è una gran triste verità. Ho toccato con mano la gioia, la meraviglia, l'incontro con la natura attraverso Lisa e il suo vivere la Grecia. L'ho vista parlare con la gente con la mia stessa semplicità, l'ho sentita ancora una volta, una di più, la mia stella.<br />Grazie, Lisa, <i>fagottino</i> del mio cuore.</span></div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2221289450115237128.post-87581199254316033732016-09-09T23:24:00.000+02:002016-11-22T13:42:39.830+01:00Prua a ovest. (L'est era finito.)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHQ-I6Fof9_hRxe9ugynw5Tz3YV9PnsvwuN5TzK_4PJ29S1J5FqNHFk-6k30_j6CX2I-5mcf4PKf45pbIhA0gMKE2t_HETIBwC4lNUmiJMvf2_8UxMs-TkywdO77BZbuFLmz1ZPpB1Z72I/s1600/IMG_4439.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHQ-I6Fof9_hRxe9ugynw5Tz3YV9PnsvwuN5TzK_4PJ29S1J5FqNHFk-6k30_j6CX2I-5mcf4PKf45pbIhA0gMKE2t_HETIBwC4lNUmiJMvf2_8UxMs-TkywdO77BZbuFLmz1ZPpB1Z72I/s640/IMG_4439.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Mentre mi rendo conto che in qualche maniera è iniziato il ritorno, dentro di me fa capolino la sensazione che, quest'anno, potrei continuare all'infinito a considerare ogni isola il giro di boa. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Con la voglia di acciuffare l'estate per la coda sono arrivata a Kastelorizo, ultimo piccolo scampolo di terra greca in atmosfera mediorientale. E che estate: brezze termiche, cielo terso e un sole accecante che qui è dipinto per almeno 250 giorni l'anno, forse di più, sicuramente di più. Acqua del mare a 28 gradi, con le tartarughe che nuotano beate indifferenti alla nostra presenza. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">L'altra sera, nel silenzio settembrino della rada di Agios Georgios, nel pozzetto di una barca amica a vedere "Mediterraneo", avevo tanta di quella filosofia greca moderna sulla pelle da sentirmi a casa, senza più voglia di muovermi ma consapevole di quelle 1.200 miglia ancora da fare, che poi diventeranno 1.500, 2.000, chi lo sa, se non la smettiamo di fare zig zag.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">A questa sensazione bella ma inquieta e confusa di un viaggio senza rotta, senza programmazione e senza soluzione di continuità, oppone una materna resistenza il creare appuntamenti. Con Paolo e Sonia a Kastelorizo, con Lisa che arriva a Rodi e si ferma dieci giorni con noi - o meglio, si muove con noi - con Alessandra e Domenico da incontrare da qualche parte in questo mese in cui la Grecia è per pochi. Socialità che restituisce normalità e in qualche modo regala quiete, uno scambio di brevi parole e sussurrate risate prima del lungo e solitario viaggio di ritorno. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Avevo detto che era già cominciato il ritorno? L'ho detto tante volte e chissà quante altre ancora. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Intanto si viaggia, si naviga, si vive.</span></div>
</div>
Pacaypallàhttp://www.blogger.com/profile/06690253949740560234noreply@blogger.com0