La novità di quest'anno è quella di toccare più volte le stesse isole. Vederle così, a distanza di tempo, iniziare a rilassarsi nel ritmo sonnolento del calo di stagione. E, allo stesso tempo, percepire nella stessa location la differenza dell'atmosfera.
A distanza di un mese, Astipalea è più ferma, più autentica, più silenziosa.
Chi arriva in porto si ferma, il rumore dei verricelli che calano l'ancora è molto più sporadico di prima. Niente più barche charter, in rada nessuno. Sulle barche nessun gruppo, solo coppie o solitari. Gentilezze e cordialità tra compagni di banchina.
L'isola nel frattempo si prepara all'inverno, di domenica i negozi restano chiusi dopo 3 mesi di lavoro 7 giorni su 7.
Le vecchie tornano fuori dalle case a filare la lana, i bambini non si vedono, forse sono già a scuola. E a me torna la voglia di un viaggio diverso, nella Grecia d'inverno delle piccole isole. Un viaggio via mare ma da fare in traghetto, con gli acrobatici ormeggi di quegli eroi di cui non si parla che sono i comandanti greci. Un viaggio alla ricerca della vera anima di questo arcipelago che forse è meno sorridente di quello a cui sono abituata ma, ne sono certa, altrettanto accogliente.
Un qualcosa su cui mi verrà voglia di scriverci su.
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