La rotta era un'altra. Eravamo arrivati a Polyegos, a un passo da Creta, quando il pilota automatico ha deciso di fare nuovi e inconsolabili capricci.
70 miglia indietro fino ad Alimos, Atene, dandoci il turno alla ruota del timone sono bastate a convincerci che il terzo a bordo, il meno pigro dei tre, era troppo fondamentale per lasciarlo a riposo fino al prossimo inverno.
Dopo aver riparato il tutto con l'aiuto di Antonis ed Alex, bravi tecnici e anche maestri del "αύριο" ossia del "domani" come risposta ricorrente in Grecia quando chiedi i tempi di una riparazione, abbiamo ripreso la via, cambiando rotta.
Dopo aver riparato il tutto con l'aiuto di Antonis ed Alex, bravi tecnici e anche maestri del "αύριο" ossia del "domani" come risposta ricorrente in Grecia quando chiedi i tempi di una riparazione, abbiamo ripreso la via, cambiando rotta.
Ne valeva la pena, come sempre. La meta resta la stessa, ma l'Argolide meritava un passaggio.
E ora, si scende di nuovo, ma lungo il Peloponneso Orientale.
E ora, si scende di nuovo, ma lungo il Peloponneso Orientale.
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