venerdì 7 ottobre 2016

Eccomi, sono lì sotto.


Ogni stagione ha i suoi luoghi, ogni perturbazione i suoi rifugi. 
Un giorno, qui, ci passerò un intero inverno. Il borghetto di Galaxidi ti accoglie con quelle cose che per chi vive a terra son magari nulla, per chi sta per mare sono casa. 
Un moletto dove l'ormeggio non si paga, una colonnina di acqua e corrente offerta gratuitamente dal comune, il bar davanti alla barca con un Wi-Fi e Andreas. Andreas è l'uomo del diesel, non serve chiamarlo perché a una certa ora lui arriva con la sua piccola autobotte. Ci riconosce, ci saluta con affetto, capisce che siamo sulla via del ritorno e dice "tornate il prossimo anno, sì?" Perché anche lui ha le sue certezze da rassicurare. 
Facciamo il pieno: 137 litri per 155 euro (1,13 euro al litro) e forse capisce che siamo arrivati col serbatoio a meno di metà per far rifornimento da lui. È felice, non sa l'inglese Andreas, uno dei rari casi in Grecia, ma ci si capisce lo stesso. Però, nel dubbio che non abbiamo compreso la sua gioia di vederci, fa un salto in pasticceria e torna con un chilo di dolci di cui ci fa omaggio. 
Poi mi chiedono perché questo è il Paese più bello del mondo. 
Per la gente, prima di tutto, e poi per i luoghi, specchio fedele della loro anima immutabile. E la pioggia, seppur copiosa, non ci bagna neanche un po'.

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