Mi ci ha fatto pensare Alessandra, devono essere un gruppo dell’Opera Romana Pellegrinaggi questi gabbiani a Chiaia di Luna (Ponza). Per fortuna la notte dormono ma appena sorge il sole, eccoli lì in cammino sulle acque con le loro litanie infinite che ricordano tanto quelle lamentazioni sterili e continue di frustrate figure del mondo del lavoro. Stop, la connessione con la quotidianità finisce qui. Per il resto è un bellissimo venerdì di Maggio a Chiaia di Luna deserta, fa caldo, tra un po’ forse pure troppo, c’è un po’ di umidità residua, il mare è uno specchio calmissimo, la roccia liscia e a tratti illuminata dal sole basso della mattina. Siamo qui da ieri pomeriggio, con noi ha passato la notte in rada una barca nordica tipo Hallberg Rassy piccola (piccola rispetto a P'acá y p'allá, rispetto a Nodo alla Gola avrei detto grande, tutto è relativo, si sa), che stamattina alle 8 in punto ha levato l’ancora e si è diretta verso nord, chissà magari sta tornando a casa.
Il primo approccio con le pontine è stato a Palmarola, anch’essa deserta, per trovare qualche anima abbiamo dovuto raggiungere Cala del Porto dove c’èra un gruppetto di ragazzi in gita scolastica…A questo proposito, come mai noi andavamo ad Assisi, Gubbio, a Firenze, al massimo dai Frati Trappisti, e questi oggi la gita scolastica la fanno a Palmarola? O a Ischia o all’Elba, come i miei nipotini? L’educazione sta diventando marittima, il ché non può che essere un ottimo segno per il futuro dell’umanità, dubito però sia frutto del pensiero Gelminiano…
La barca naviga che è una bellezza, viaggiamo a una media di 7 nodi, quando il vento è favorevole e allegro, arriviamo facilmente oltre i 9 nodi. La ventola del motore fa da ieri un rumore gracchiante, Giovanni l’ha smontata e ha visto che è un accrocco un po’ strano, dovremo cambiarla appena possibile. Controlliamo costantemente il motore che perde un po’ d’olio dalla guarnizione della coppa ma come dice Marco “o grullo o che vuoi sbancare il motore? Se perde un po’ d’olio poi ce lo riaggiungi e tutto torna come prima, l’importante è che non faccia il pisciolino”. In effetti, il pisciolino non lo fa, sono poche gocce e il livello non è ancora sceso neanche di un millimetro.
Ieri abbiamo provato la nuova amaca a prua fissandola tra l’albero e lo strallo di poppa e il risultato era un po’ troppo bello, un po’ troppo relax per non sentirsi in colpa. L’abbiamo riposta subito, ci vuole tempo per accettare di concedersi tanti privilegi….
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