martedì 3 maggio 2011

Ho messo in stand by la vita per un sogno

Per una volta, una soltanto forse, dobbiamo concederci un sogno.
O meglio, il sogno dovremmo concedercelo ogni giorno della nostra vita, sognare è già, di per sé, vivere una vita migliore, ritagliarsi spazio per pensare possibile l'apparentemente impossibile. Ma una volta, anche una soltanto, dobbiamo regalarci il lusso di realizzarlo. Non so se il nostro voler passare dei mesi per mare sia un sogno comune che prima o poi dovevamo realizzare o se più sinceramente, sia una semplice fuga, una fuga come tante da una vita che non ti somiglia più e che vuole costringerti a seguire un percorso coerente. Non lo so, so solo che questa immagine davanti agli occhi vale più di qualsiasi riflessione e risposta. Il mare, davanti a te, accanto a te e dietro di te è la miglior compagnia che tu possa avere. Soprattutto quando è calmo.  
"In terra puoi barare, in mare no. Il mare punisce gli spacconi" diceva Eric Tabarly che di mare ne sapeva abbastanza. In mare non puoi far altro che essere te stesso.
Il viaggio di P'acá y p'allá comincia così, comincia ora anche se per le nostre anime è iniziato milioni di anni fa.

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