A Koufonisi, isoletta che segna la punta sud est di Creta, ci viene regalata una intera giornata di brezza leggera tra 10 e 20 nodi. Si potrebbe mettere il tendalino ma resisto, non voglio abituarmi a certe comodità che il vento dell'ultimo mese ha decisamente proibito.
Koufonisi è ancor più bella di 5 anni fa, la roccia bianca contrasta con l'acqua turchese, lo scenario è africano sulla grande doppia baia a sud ovest e ha invece suggestioni da grandi deserti americani, in quella a sud est. È il nostro commiato con il mar libico e già mi manca.
Già la navigazione mi sembra stata meno difficile, già ho dimenticato quel rumore del vento, quell'urlo del mare arrabbiato, quegli schiaffi dei frangenti.
Le emozioni restano, le paure si dimenticano.
Non credo capiti solo a me, ma forse capita solo in mare. Pochi giorni, un calo di vento e dimentichi. Forse è per questo che il vento oggi ha ripreso a cantare a squarciagola, togliendo ogni illusione su una costa orientale più benigna.
Tornerò lo stesso. Anzi, la prossima volta faccio un doppio giro. Ho ritrovato un'altra Grecia dentro la Grecia ed è bello sapere che non ho abbastanza tempo da vivere per vederla contaminata dall'uomo.
Nessun commento:
Posta un commento